Suzuki Swift 1.2 VVT Start&Stop: la piccola che stupisce

Luca Gastaldi
28 Giugno 2011
40 Foto
Suzuki Swift 1.2 VVT Start&Stop: la piccola che stupisce

Linee seducenti, finiture e materiali di qualità, praticità e divertimento di guida: la piccola Suzuki Swift è promossa.

Linee seducenti, finiture e materiali di qualità, praticità e divertimento di guida: la piccola Suzuki Swift è promossa.

Ecco qui l’ultima generazione della nuova Suzuki Swift, modello che in sette anni di commercializzazione “globale” in 19 Paesi ha sfiorato i 2 milioni di esemplari prodotti. Si è rifatta il look nel 2010 ed il suo stile risulta accattivante, piacevole, equilibrato e, perché no, anche un po’ europeo. Sembrerebbe poter accontentare gli automobilisti più disparati, dagli amanti di uno stile sobrio e poco appariscente a quelli più inclini alla dinamicità e all’esuberanza. Operazione quasi impossibile sulla carta, ma alla fine i designer Suzuki sono riusciti a svolgere un tema quanto mai delicato, che presentava anche la difficoltà di migliorare un prodotto già esistente.


Il nostro test drive si è svolto al volante della versione Start&Stop 5 porte con motore a benzina VVT 1.2 da 69 kW (94 CV). L’esemplare provato, tra l’altro, sfoggiava anche l’inedita tinta Smoky Green metallizzato che dona alla vettura una presenza molto gradevole. Una tonalità cangiante, della quale difficilmente ci si stanca.


Design: stile inconfondibile


Giriamo più volte intorno alla vettura, ma la piccola Suzuki Swift – piccola per modo di dire, perché non si tratta di una city car ma già di una compatta che si trova a suo agio in ogni situazione – non presenta sbavature. Ogni angolo ha qualcosa di caratteristico che la nuova generazione ha saputo conservare: le linee tonde primeggiano, i grandi gruppi ottici anteriori e posteriori sono quasi simmetrici e sembrano racchiudere la parte bassa della Swift come fra due parentesi. Grazie ai montanti neri, la finestratura anteriore e laterale non ha soluzione di continuità e somiglia alla visiera di un casco integrale: è alta davanti e rastremata verso la parte posteriore. Un bell’effetto estetico, ma dall’interno penalizza molto la visuale sia nelle manovre in retromarcia, sia nelle immissioni in carreggiata, quando è meglio affidarsi ai grandi specchi retrovisori esterni. La dinamicità del veicolo è sottolineata dagli sbalzi anteriori e posteriori molto ridotti.


Abitacolo: la qualità è migliorata


Bene, siamo pronti per salire a bordo. La chiave rimane in tasca, grazie al sistema keyless – sempre più diffuso anche sulle utilitarie – che “sente” a distanza la presenza del telecomando. Sulle maniglie delle porte anteriori ci sono dei piccoli pulsanti in gomma che comandano l’apertura: con una pressione aprono la singola porta, agendo due volte sbloccano tutte le portiere. L’abitacolo si presenta subito accogliente. La plancia è lineare, i comandi e i servizi sono ben ordinati. Regnano funzionalità e feeling immediato con i passeggeri. Ci sono quattro vani portaoggetti comodi e ben disposti: uno alla sinistra del volante, uno nella parte bassa della consolle centrale, uno sul tunnel ed uno di fronte al passeggero. A questi si aggiungono l’ampio cassetto sul lato destro ed un pratico “pozzetto” con sportello sulla parte alta del cruscotto. Note positive per la qualità dei materiali e delle finiture. Ancora uno sguardo al vano bagagli: sembra piccolo, ma ha una capacità di oltre 200 litri. La parte superiore è un po’ stretta e penalizza la praticità di carico, ma il fondo ha una forma molto regolare e squadrata.


Su strada: motore onesto ma piacevole


Non resta che avviare il motore e partire. L’accensione e lo spegnimento avvengono tramite pulsante alla destra del piantone di sterzo. Avviato il quattro cilindri 16 valvole giapponese la sorpresa è che non si sente. Non si avvertono vibrazioni e letteralmente non si percepisce il rumore. Il sistema Start&Stop si può attivare o disattivare manualmente tramite un pulsante, ma è anche “intelligente” e capisce da solo (in base all’uso della frizione) quando è gradito o meno. Se alla prima sosta si tiene premuto il pedale della frizione evitando lo “stop” dell’auto, questo si disattiverà automaticamente per gli usi successivi.


Buono il cambio, sia come comando sia come rapportatura. Non bisogna pretendere grandi spunti dalla Swift 1.2. Se si cercano le prestazioni bisogna stare sulla parte alta del contagiri, infatti i 94 CV di potenza massima si sviluppano a 6.000 giri/minuto. Sotto, effettivamente, è un po’ moscio. Il che, comunque, significa consumi ridotti.


Per divertirsi basta tenere giù, far cantare il motore e affidarsi ai quattro freni a disco molto validi. La Swift è anche molto stabile, trasmette sicurezza, è “piatta” nel misto tanto che una taratura leggermente più morbida delle sospensioni non avrebbe influito negativamente sul comportamento su strada ma avrebbe giovato al comfort. Questo è in effetti un po’ penalizzato, soprattutto sulle malandate strade delle nostre città. In alternativa, si potrebbe optare per i cerchi da 15″ anziché quelli da 16″ di serie, con relativa gommatura 175/65 anziché la più sportiva 185/55.


Prezzo: dotazione completa a 15.190 euro


L’allestimento della Suzuki Swift VVT (fasatura variabile su aspirazione e scarico) 1.2 Start & Stop 5 porte prevede gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori – quello del guidatore è automatico, ma solo in discesa: perché no anche in salita? – la chiusura centralizzata con sistema keyless push start, il climatizzatore automatico, l’impianto Hi-Fi con lettore cd audio e MP3, volante in pelle regolabile in altezza e profondità,  sedile guidatore regolabile in altezza; apertura elettromagnetica portellone posteriore, retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldati, doppio airbag anteriore (lato passeggero disattivabile), airbag ginocchia guidatore, airbag laterali anteriori e a tendina (totali 7), ESP + TCS, pedaliera collassabile, fendinebbia e accensione fari automatica.


Il tutto per 15.190 euro IPT e vernice metallizzata escluse. Tra le altre versioni della gamma ricordiamo quelle motorizzate con il 1.3 diesel DDIS e carrozzeria a tre e cinque porte.

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