Volkswagen Golf Variant: quando il mito mette su famiglia

Yves D'Alessandro
03 Maggio 2010
59 Foto
Volkswagen Golf Variant: quando il mito mette su famiglia

Disponibile sul mercato italiano dallo scorso ottobre, la nuova edizione della Golf Variant si presenta rinnovata soprattutto davanti

Disponibile sul mercato italiano dallo scorso ottobre, la nuova edizione della Golf Variant si presenta rinnovata soprattutto davanti

Golf formato famiglia

Disponibile sul mercato italiano dallo scorso ottobre, la nuova edizione della Golf Variant si presenta profondamente rinnovata nel frontale, ispirato al nuovo corso stilistico del fortunato modello di Wolfsburg, che le assicura una maggiore personalità rispetto alla versione precedente permettendole di affinare le armi nel confronto con le rivali di sempre: le rinnovate Opel Astra e Ford Focus.

Secondo l’ormai collaudato schema Volkswagen sono tre gli allestimenti disponibili: Trendline, Comfortline e Highline che si differenziano – oltre che per finiture e dotazioni di serie – anche per il proporzionale aumento degli inserti cromati sul frontale. Undici sono invece le possibilità di scelta cromatica della carrozzeria e quattro quelle relative alle motorizzazioni, tutte sovralimentate ed equamente divise tra benzina (1.2 TSI da 105 CV, 1.4 TSI da 122 CV) e diesel (1.6 TDI da 105 CV, 2.0 TDI da 140 CV).[!BANNER]

La dotazione di serie – che comprende climatizzatore, ESP, ASR, retrovisori riscaldabili con regolazione elettrica e 6 airbag – può essere arricchita grazie ad una nutrita lista di accessori, tra i quali spiccano il tetto panoramico scorrevole di ben 1,1 metri quadrati, l’assistente di guida al parcheggio “Park Assist” con eventuale “retrocamera”, l’impianto di climatizzazione con regolazione separata della temperatura per passeggero e conducente e l’immancabile sorgente multimediale con display touch-screen, navigatore satellitare e interfaccia Usb.

Nuova Golf Variant: design rinnovato

Mutuati dal recente restyling della versione due volumi, gli aggiornamenti di carrozzeria apportati alla Golf Variant hanno interessato in particolar modo il frontale con paraurti, calandra, gruppi ottici, cofano e parafanghi in stile Golf VI. Pesantemente condizionati da requisiti progettuali che non prevedevano il rifacimento dei lamierati di coda e padiglione, i designer sono riusciti a trasformare le linee classiche e tondeggianti della precedente generazione Variant in quelle attuali più tese e marcate, estremizzandole proprio nella geometria del riuscitissimo frontale. Un risultato raggiunto grazie a parafanghi anteriori di profilo specifico cui è stato demandato il compito di raccordare l’estremità anteriore all’immutata sagoma delle portiere. Aumentato – seppur di poco – anche lo sbalzo anteriore, a causa del massiccio portatarga che rappresenta un’altra prerogativa del modello all’interno della gamma Golf.

Ai lineamenti tesi e decisi del frontale – caratterizzato dai gruppi ottici allungati e dai profili cromati della calandra e della generosa presa d’aria del paraurti -si contrappongono quelli della sezione posteriore caratterizzata dalle linee morbide e fin troppo anonime che rispetto alla precedente Variant risultano impreziosite esclusivamente dal nuovo disegno del paraurti con terminale di scarico a vista..

Rinnovata anche la gamma dei cerchi in lega, disponibili nelle misure 6Jx16″ e 7Jx17″, questi ultimi forniti in abbinamento all’assetto sportivo.

Ottima la qualità della verniciatura e precisi gli accoppiamenti tra i lamierati, con “luci” uniformi su quasi tutta la vettura, ad esclusione dello spazio di giunzione tra parafango e sportello anteriore. Peccato che proprio quest’ultimo presenti nell’abitacolo una sgradevole quanto evidente saldatura in prossimità del “triangolo” del retrovisore.

Rifiniture di ottimo livello per l’abitacolo

Il lavoro di rinnovamento estetico ha interessato anche gli interni che replicano quelli della Golf VI grazie ad una plancia completamente ridisegnata e a una nuova console per i comandi del climatizzatore.

Nuovi anche il volante a tre razze e i sedili che, oltre a risultare molto ben profilati, sono caratterizzati da un’escursione in altezza capace di accontentare automobilisti di tutte le stature. Notevole lo spazio per gli occupanti i posti anteriori, un po’ meno il divano posteriore, dove stanno comunque comode tre persone di statura media. Opzionale, tranne che per la versione top di gamma, il pacchetto pelle per pomello cambio, freno a mano e volante, con comandi radio integrati.

Pregevole il materiale usato per la plancia, morbido al tatto e con una finitura superficiale da vettura di segmento superiore che ritroviamo anche nei rivestimenti dell’abitacolo. Ben leggibile il quadro strumenti i cui indicatori circolari, separati dal display multi funzione MFD, donano un tocco di sportività ad un interno decisamente sobrio ed elegante. A portata di mano i comandi secondari posti sul piantone dello sterzo con una nota di eccellenza per la razionalità e l’ergonomia di quelli del climatizzatore.

Notevole la capacità di carico del vano bagagli, facilitata dal grande portellone con battuta a filo pavimento, che con l’abbattimento dei sedili posteriori dà origine ad un piano perfettamente orizzontale di grandi dimensioni. La suddivisione in due porzioni dello spazio sottostante il piano di carico permette poi di stivare anche oggetti poco ingombranti evitando il fastidio di sentirli rotolare durante la marcia.

Su strada si rivela sicura ed efficace

L’assetto ribassato in abbinamento ai pneumatici maggiorati dell’esemplare della nostra prova, una versione Comfortline 1.6 Tdi, regalano alla vettura ottime doti di handling. La frenata é potente e modulabile, ben servita dall’ABS con Brake Assist. Lo sterzo è rapido e preciso e invita ad una guida sportiva. Buona la stabilità sia a velocità autostradali che sul misto, dove un repentino cambiamento di traiettoria per evitare un ostacolo improvviso non mette mai in crisi l’assetto. Il comportamento stradale è sostanzialmente neutro con una leggera tendenza al sottosterzo per una guida al limite. Minima l’invadenza dell’ESP, dotato anche di Active Steering, il dispositivo che in caso di sovrasterzo interviene sul volante indicando il senso di rotazione giusto per eseguire il controsterzo.

Ai regimi più elevati il quattro cilindri tedesco risulta molto divertente e dimostra quasi più dei suoi 105 CV. Inutile esagerare troppo con il numero di giri del piccolo diesel, bisogna saperlo ascoltare e tirare le cinque marce quanto basta. Solo così si otterranno delle prestazioni appaganti, con un tiro costante capace di far mantenere delle buone medie anche sul divertente percorso misto di una gita fuori porta.

In città la musica cambia, la scarsa visibilità laterale, sfavorita dagli spessi montanti tra le portiere, ed il comando della frizione, troppo duro e ruvido, non favoriscono il disimpegno nel traffico. Ma quello che più conta è che i rumori e lo smog rimangono fuori dal nostro comodo abitacolo, grazie alla efficace insonorizzazione e alla potenza dell’impianto di climatizzazione senza contare che i consumi seppur superiori al dichiarato risultano davvero modesti (con un pieno abbiamo percorso oltre 900 km).

Tirando le somme, la grande capacità di carico, lo sterzo preciso, che permette rapidi inserimenti in curva, l’assetto moderatamente rigido che filtra alla perfezione le asperità dell’asfalto, il rollio nella norma, il cambio rapido e ben manovrabile uniti ad un motore inaspettatamente brillante, fanno della Nuova Golf Variant l’ideale anello di congiunzione generazionale tra una vita giovane e spensierata ed una più matura e responsabile, dove le mutate esigenze e la presenza di un nucleo familiare in espansione richiedono delle rinnovate attenzioni e mitigano lo stile di guida.

Test Drive Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI Comfortline

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