Mercedes SL400: la prova su strada

Valerio Verdone
04 Ottobre 2016
64 Foto
Mercedes SL400: la prova su strada

Abbiamo provato la roadster della Stella a Tre Punte con il nuovo motore V6 3 litri biturbo.

Abbiamo provato la roadster della Stella a Tre Punte con il nuovo motore V6 3 litri biturbo.

Tra le auto entrate di diritto nella storia automobilistica, la Mercedes SL è un vero e proprio punto di riferimento: nata nel 1955, derivata da una vettura vincente nelle competizioni, si è evoluta nel tempo, e adesso è ancora in splendida forma, grazie ad una linea rivisitata dal recente restyling ed al nuovo cuore V6 3 litri biturbo. Abbiamo guidato questa nuova interpretazione della mitica SL per vedere il risultato dell’abbinamento tra un concetto classico, quello della roadster a due posti con motore anteriore e trazione posteriore, ed un propulsore moderno ed innovativo.

Esterni: nobiltà sportiva

Con il recente restyling la SL non è stata stravolta, ma ha guadagnato un frontale simile a quello della AMG GT che conquista e rende l’auto ancora più personale. La grande calandra Mercedes è protagonista, così come le prese d’aria pensate per far respirare al meglio il potente motore da 3 litri. Certo, non si può dire che sia una vettura compatta, vista la lunghezza di 4,63 metri, mentre la larghezza, di quasi 1,90 metri, la fa apparire aggrappata alla strada, anche perché l’altezza è contenuta, come sulle migliori sportive. Nella vista laterale il protagonista è il lungo cofano anteriore, e, volendo, grazie al tetto ripiegabile in metallo, può assumere le sembianze di una coupé al semplice tocco di un pulsante. Non mancano elementi caratteristici come i cerchi da 19 pollici griffati AMG, di cui faceva bella mostra l’esemplare in prova, e lo scarico, AMG (optional), per acuti impetuosi.

Interni: lusso en plein air

Una volta saliti a bordo della Mercedes SL non si può non rimanere affascinati dall’opulenza del suo abitacolo. Certo la pelle rossa, optional sulla vettura del provata, aiuta molto a rendere l’atmosfera a dir poco esclusiva, visto che l’abbinamento con la livrea grigia metallizzata è impeccabile. Chiaramente, con una vettura così moderna e lussuosa ci sono tante informazioni da tenere d’occhio e tante funzioni da gestire, per cui occorre un attimo di affiatamento per riuscire a trovare in un batter d’occhio i tanti pulsanti che affollano l’abitacolo. Infatti, si possono selezionare le modalità di guida, refrigerare o riscaldare i sedili, e fare tante altre cose mentre si è bordo della SL. Grande protagonista su questa roadster è il tetto, che, in modalità chiusa, si può rendere trasparente o oscurare, cambiando le sembianze del cristallo superiore con un tocco grazie al Magic Sky Control (optional). Ma non è tutto, per riporlo automaticamente nel suo alloggiamento non è necessario stare fermi, perché l’operazione può essere effettuata fino a 40 km/h. Inoltre, una volta ripiegato, si alza di 25 gradi per riporre gli oggetti nel bagagliaio.

Al volante: comfort ed emozioni

Chi pensa che la Mercedes SL sia un’auto pensata per viaggi iperconfortevoli si sbaglia, o meglio non recepisce in pieno il concetto che la Mercedes vuole diffondere con questo modello. Certo, le comodità ci sono, si pensi alla sciarpa d’aria che fuoriesce dai sedili per viaggiare con il collo al caldo anche in inverno, ma per far capire a guidatore e passeggero che non è solamente una vettura da guidare in maniera rilassata, troviamo dei sedili attivi che possono regolare il sostegno in base al percorso e all’andatura.

Quindi, decidete voi quale SL guidare, quella paciosa e confortevole come una berlina di rappresentanza, che elimina gli eventuali fruscii con il frangivento elettronico (optional), oppure quella sportiva, che si palesa una volta che si è pronti a sperimentare la modalità Sport+. In questo frangente, la SL rivela il suo carattere corsaiolo, e ricorda la sportiva che le diede i natali, infatti il sound cambia tonalità e diventa graffiante, mentre il Cambio automatico a nove rapporti di nuova generazione lavora per passare il più velocemente possibile da una marcia all’altra. In Sport + il V6 da 3 litri biturbo utilizza tutti i suoi 367 CV e sfrutta la poderosa coppia di 500 Nm: ne consegue una dinamica che diverte e può soddisfare anche i guidatori più esigenti, perché la SL è una supecar e non ha niente da invidiare persino ad auto decisamente più sportive nella destinazione d’uso. Parte del merito va al peso ridotto di 120 kg grazie all’impiego dell’alluminio in fase di costruzione, ma la funzione curve, offerta dall’Active Body Control, il sistema di sospensioni oleo-pneumatiche attive con Ammortizzatori a controllo elettronico che annulla il Rollio in curva, fa la differenza e regala sensazioni nuove per una sportiva. Provare per credere! Infatti, quando l’auto non si scompone e non si piega neanche quando le curve diventano strette e infide, capisci che alla Mercedes hanno lavorato sodo e che i successi maturati in F1 sono una conseguenza della loro filosofia costruttiva. Se poi qualcuno avesse ancora dubbi sulle sue potenzialità, ecco che allora un po’ di dati potrebbero far comodo: lo scatto da 0-100 km/h viene coperto in 4,9 secondi, mentre la velocità massima, autolimitata elettronicamente, è di 250 km/h. Interessanti i consumi dichiarati, di 13 km/l, che magari non vengono rispettati alla lettera, ma è comunque possibile fare 10-11 km/l quando non si spremono tutti i cavalli di questo motore di nuova concezione.

Mettere in garage una SL400 costa, precisamente 105.150 euro, ma per averla dotata di tutto punto, come l’esemplare provato, si superano i 124.000 euro.

Mercedes-Benz SL 400 prova su strada

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