Ferrari California T: la prova su strada

Valerio Verdone
04 Agosto 2015
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Ferrari California T: la prova su strada

La gran turismo turbata del Cavallino Rampante è una Ferrari da vivere ogni giorno

La gran turismo turbata del Cavallino Rampante è una Ferrari da vivere ogni giorno

Si può guidare una Ferrari tutti i giorni? La risposta è si, se l’auto in questione è la California T, una gran turismo che unisce le prestazioni incredibili delle vetture di Maranello ad una praticità inaspettata. Infatti, grazie alla sua configurazione 2+2, ad un tetto che sparisce nel suo alloggiamento in appena 14 secondi e ad un bagagliaio dalla capacità di 340 litri (con capote chiusa) offre spazio e libertà a bordo. La scoperta in questione inoltre, è un’auto capace di sorprendere anche per il suo comfort, per i consumi ridotti del 15% e per un aspetto decisamente seducente. Ma attenzione, non pensiate che alla Ferrari si siano ammorbiditi: grazie al turbo la vettura in questione guadagna ben 70 CV per una potenza totale di 560 CV, che le consentono di scattare da 0 a 100 km/h in appena 3,6 secondi.

Esterno: tante curve seducenti

La California T non è un semplice restyling del modello precedente, questo pensiero non deve sfiorarvi nemmeno per un secondo, in quanto, ogni pannello della carrozzeria, a parte il tetto ed il parabrezza, è stato cambiato e questo si nota dalle grandi aperture presenti nel frontale, dagli sfoghi sul cofano motore, dalle prese d’aria dietro i passaruota anteriori, ispirate alla 250 Testarossa del 1957, e da un posteriore rivisto, dove scompaiono gli scarichi sovrapposti per lasciare il posto a due coppie di terminali ai lati del grande estrattore. Insomma, è classica e moderna, elegante ed aggressiva, proprio come le Ferrari che hanno fatto la storia di questo Marchio leggendario.

Interno: salotto hi-tech

Salire a bordo della California turbata è agevole e, sulle prime, non si ha la percezione di essere su una supercar, tanto si sta comodi nel sedile di guida sagomato. Poi si impugna il volante sportivo tra le mani, con tutti i comandi riproposti all’interno delle razze, dal pulsante d’avviamento all’immancabile manettino, e di colpo si ha la percezione di essere al posto guida di un’auto straordinaria. D’altra parte, il Cavallino Rampante su fondo giallo che spicca al centro dello sterzo è un segnale inequivocabile, così come il grande contagiri nel mezzo della strumentazione. Tra materiali di prima qualità, pelle e Carbonio che si uniscono e si dividono con un’armonia quasi commovente, notiamo anche il grande schermo touch per l’infotainment da 6,5 pollici (che può essere integrato anche con CarPlay di Apple per collegare alla vettura i dispositivi del Brand di Cupertino), e un piccolo strumento tra le bocchette d’areazione centrali: il Turbo Performance Engineer, attraverso il quale si possono visualizzare informazioni utili per sfruttare al meglio il V8 sovralimentato, come la pressione del turbo, la percentuale relativa alla prontezza di risposta o all’efficienza nei consumi, oltre all’orario ed alla temperatura esterna. Il nostro esemplare inoltre, presenta anche il volante con tanto di LED progressivi per aiutare il pilota a cambiare marcia nel momento più opportuno.

Al volante: sensazioni uniche

Se ricordate le mitiche 288 GTO del 1984 ed F40 del 1987, le vetture che hanno scandito l’infanzia e i primi anni adolescenziali di chi si appresta ad entrare negli anta, allora potete immaginare le infinite sensazioni che può suscitare una Ferrari turbo. Certo, nella California, la strada della Sovralimentazione aiuta a ridurre le emissioni (250 g/km nel ciclo combinato contro i 299 g/km del modello aspirato con “soli” 490 CV) senza rinunciare alle prestazioni, ma è innegabile che sedersi al volante di una vettura di Maranello turbata, crei delle grandi aspettative.

D’altra parte, dopo uno sviluppo durato 4 anni, il V8 della California T è un propulsore decisamente all’avanguardia, che conserva l’albero motore piatto, con manovelle a 180°, ma è più basso di 55 mm, il che favorisce il conseguente abbassamento del baricentro, a tutto vantaggio della guidabilità. Le turbine twin scroll, i pistoni forgiati, il profilo specifico d’alzata delle valvole e lo scarico trifuso con condotti d’aspirazione di uguale lunghezza fanno il resto. Ne deriva una potenza massima di ben 560 CV, ed una coppia che, in settima marcia, raggiunge i 755 Nm. Interessante notare l’erogazione di quest’ultima, che raggiunge un picco di 615 Nm a poco meno di 6.000 giri, 5.750 giri per la precisione, nei primi tre rapporti, mentre diventa più corposa nelle marce superiori, con oltre 650 Nm in sesta, per poi toccare il suo apice in settima.

Numeri a parte, è al volante che tutte queste innovazioni tecniche si tramutano in piacere di guida; infatti, la risposta all’acceleratore risulta immediata, mentre l’erogazione esplode oltre i 2.500 giri e ha lo stesso effetto di un salto di nel vuoto in una sessione di bungee jumping: 560 CV sono tantissimi e su strada si fanno sentire tutti! Sorprende, in tutto questo turbinio di sensazioni, la tenacia dell’avantreno, sempre saldo e carico di grip, che garantisce un feeling impeccabile e consente di mettere in gioco il posteriore, favorito da una distribuzione dei pesi che grava per il 47% all’anteriore e per il 53% al posteriore. La nuova scatola di guida, le nuove molle, gli Ammortizzatori Magnaride di ultima generazione, e gli accelerometri di cassa, hanno ridotto sensibilmente sia il Rollio che il beccheggio, ma le piccole variazioni d’assetto che la California riesce ancora a trasmettere comunicano al guidatore l’approssimarsi del limite e lo aiutano a gestire con naturalezza una potenza a dir poco esplosiva. Il Manettino ha solamente 3 posizioni, Comfort, Sport, ed ESC OFF, quest’ultima da utilizzare solo in pista, e, francamente, sono più che sufficienti a delineare il carattere della vettura. Volendo, si possono anche impostare le sospensioni su un set-up idoneo per affrontare delle strade sconnesse, e questo rende ancora più vivibile la California T.

Viaggiare a cielo aperto su questa Ferrari, nelle strade su cui hanno guidato per anni i collaudatori di Maranello, è un piacere difficile da spiegare: il sound pieno, profondo, e a tratti cattivo che entra nell’abitacolo ogni volta che si spalanca il gas, i LED sul volante che si accendono in successione e un Avantreno dalla precisione chirurgica entusiasmano, conquistano e invogliano a percorrere altri chilometri anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Grazie anche ad un Cambio a doppia frizione a 7 marce più rapido di 40 ms, che induce a giocare con le grandi palette fisse dietro il volante. Ecco, è questa commistione perfetta tra guidatore e automobile, unita alla sincerità delle reazioni, ed alla sicurezza infusa dall’impianto frenante Brembo in carbo-ceramica CCM3 (freni che durano per tutta la vita dell’auto se non si gira in pista), che fanno della California T una delle sportive più godibili nella guida su strada.

All’inizio, ho pensato che con tanti cavalli fosse impossibile capire il carattere di questa scoperta guidando esclusivamente su strada, invece è proprio questo il suo habitat, dove può esprimersi emozionando anche ad andature convenzionali, ma allo stesso tempo rendendo unico ogni percorso, da quello casa-ufficio a quello del weekend. Si è la Ferrari per tutti giorni, a patto di potersi permettere il lusso di un V8 da 3,8 litri sovralimentato che impone il pagamento di un bollo di oltre 6.000 euro l’anno, e di avere quasi 190.000 euro per acquistarla.

Prezzo: da 189.700 euro

Quando si parla di auto di questo genere e, in particolare di una Ferrari, non si può certo pensare di avere a che fare con dei listini invitanti, qui si entra nella sfera dell’esclusività, e questo implica un certo prezzo che, nello specifico, si attesta su una cifra molto vicina ai 190.000 euro. Un valore commisurato al prestigio ed alle soluzioni tecniche di un’auto straordinaria. Comunque, è importante annoverare che la Casa di Maranello offre servizi molto interessanti, come il programma d’assistenza esteso a 7 anni, che prevede la copertura di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni dell’auto. Mentre per i più esigenti, per coloro che vogliono cucirsi la vettura addosso, c’è sempre il programma Tailor Made con tanto di Personal Designer che segue tutte le fasi della realizzazione dell’auto.

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