Mercedes Classe A 180 CDI Sport: prova su strada

Valerio Verdone
08 Gennaio 2013
197 Foto
Mercedes Classe A 180 CDI Sport: prova su strada

Abbiamo provato la rivoluzionaria Mercedes Classe A 2012 nella versione diesel 180 CDI.

Abbiamo provato la rivoluzionaria Mercedes Classe A 2012 nella versione diesel 180 CDI.

Ma che modello è? Ma è una Mercedes? Posso vederla dentro? Sono queste le espressioni più comuni che abbiamo raccolto non appena facevamo una sosta con la nuova Mercedes Classe A. Segno che lo stile rivoluzionato della compatta della Stella a Tre Punte ha fatto centro, al punto che qualcuno ci immortalava in qualche scatto nei passaggi cittadini. I più timidi ci seguivano con lo sguardo, ma comunque non passavamo certo inosservati.

Effetto scenico a parte, volete sapere come va la compatta Mercedes rivoluzionata da cima a fondo? Benissimo, allora proseguite nella lettura. Per la cronaca, abbiamo guidato una Classe A 180 CDI, quella presumibilmente più richiesta sul mercato, con un 4 cilindri da 109 CV abbinato al cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti con tanto di paddles dietro il volante.

Esterni: compatta e sportiva

La nuova Classe A è bella, è inutile girarci intorno, è oggettivamente bella, con i suoi gruppi ottici anteriori dotati di luci diurne a LED dal design intrigante, la grande bocca con la Stella a Tre Punte, la fiancata che scende verso la parte posteriore con una linea di cintura alta, i grandi cerchi in lega da 18 e il lunotto dalle dimensioni ridotte, è un’autentica calamita per gli sguardi. I fregi sulle vedute laterali inoltre, la rendono ancora più intrigante e riprendendo il gioco di luci e di superfici già visto sulla Classe B. Rispetto al modello precedente, che si sviluppava in altezza, è un’autentica rivoluzione, adesso è pronta per sfidare a viso aperto concorrenti del calibro di BMW Serie 1 e Audi A3, è più muscolosa, più virile, ma non temete, piace anche alle donne, perché il suo stile personale è molto glamour e fa tendenza.

>> Guarda le foto della Mercedes Classe A in prova

Interni: ben fatti, ma dietro si vede poco

L’abitacolo della nuova Mercedes Classe A è sportivo, grazie alla seduta bassa, al parabrezza che scende verso il basso con un angolo accentuato, e ai sedili anteriori con il poggiatesta integrato. La versione Sport della nostra prova inoltre, aveva anche un quadro strumenti dalla grafica sportiva e delle cuciture bianche su sedili, volante e pannelli porta che facevano pandant con la livrea bianca del corpo vettura. Si sta seduti come su una sportiva con il piccolo volante a 3 razze tra le mani, ma c’è spazio e si prova una strana sensazione nel non vedere la leva del cambio sul tunnel centrale, al di sotto della console centrale contraddistinta dal sistema multimediale dalle sembianze di un tablet (che ha la pecca di non essere touch screen) e dalle prese d’aria dal disegno circolare simili a quelle della Classe B.

Il comando del cambio automatico a doppia frizione a 7 marce è all’americana, dietro il volante, dove di solito si trova la leva per azionare i tergicristalli e bisogna farci l’abitudine. Sempre nella parte posteriore dello sterzo ci sono due piccoli paddles utili per cambiare le marce in modalità manuale. Dietro c’è molto spazio per le gambe e si viaggia comodi, peccato che la visuale sia occultata dai sedili anteriori con poggiatesta integrato.. Anche il guidatore, dal canto suo, non è agevolato nelle manovre, per via del piccolo lunotto posteriore, e nelle svolte nel traffico, visto che i montanti posteriori sono ampi e compromettono la visuale. Ma è un sacrificio imposto dal design, d’altra parte è così bella che qualche compromesso si accetta volentieri. Il bagagliaio è di 341 dm3, ma all’occorrenza può arrivare a 1.157 dm3, è di circa 20 dm3 più piccolo di quello della nuova A3 e della BMW Serie 1, ma la nuova Classe A non è un’auto nata per i grandi carichi…

Al volante: sicura e ben piantata a terra

Se tutto fa pensare che la nuova Classe A sia sportiva, alla guida si scopre che questa vettura è sicura, veloce, ma molto rassicurante nelle manovre d’emergenza: a prova d’errore. Merito di un assetto che non fa una piega, supportato dai cerchi da 18 pollici, di un cambio fluido e veloce e di uno sterzo che è più progressivo che pronto e non mette mai in apprensione neanche negli inserimenti in curva a velocità sostenuta (in pista). Il 4 cilindri turbodiesel da 1796 cm3 sembra avere persino di più dei 109 CV dichiarati e, grazie al cambio a doppia frizione a 7 marce, sfrutta ogni CV e ogni Nm disponibile. Non ama girare in alto, come tutti i diesel, e vanta una silenziosità che esalta il confort acustico.

Nella nuova Classe A si viaggia bene, volendo anche veloci, senza il minimo sforzo apparente; certo, l’assetto alla tedesca si fa sentire sulle giunture autostradali e nelle strade più dissestate, ma nonostante le ruote larghe l’auto non tende a copiare le asperità e procede sempre sulla giusta direzione. Piacevole il cambio, che snocciola i rapporti con fluidità, e, in modalità manuale, offre quel piacevole effetto competizione che però svanisce quando si arriva vicino alla zona rossa e passa autonomamente al rapporto successivo. Dopo un po’ di chilometri si finisce per utilizzarlo solamente in modalità automatica, tanto è sempre reattivo e fornisce lo spunto giusto al momento giusto.

L’unica cosa da tenere da conto è che la leva all’americana è posizionata dietro il volante, sulla destra, e alle prime avvisaglie di pioggia si rischia di azionarla inutilmente mentre si va alla ricerca della leva per i tergicristalli. In compenso, il tunnel centrale offre più spazio per riporre gli oggetti e funge da infallibile svuota tasche. I consumi, almeno adottando una guida poco incline al risparmio, e percorrendo spesso vie cittadine, sono stati nell’ordine dei 14 km/l, ma bisogna considerare che l’auto in prova era praticamente nuova e stava migliorando km dopo km.

Una compatta premium da 27.410 euro

La nuova Classe A, per blasone, fascino e qualità ha un prezzo adeguato alla sua natura, che, nella fattispecie, è di 27.410 euro, una cifra che va ritoccata verso l’alto per avere alcuni accessori presenti sulla vettura provata come il sistema connect con tanto di navigatore satellitare, i fari Bi-Xeno e i cerchi da 18 a 5 razze doppie. Ma la lista degli optional è molto lunga per cui anche in questo caso il consiglio è quello di riflettere bene prima di farsi prendere la mano..

Nuova Mercedes Classe A: la prova su strada

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