Lotus Elise S: la prova su strada

Valerio Verdone
24 Agosto 2011
75 Foto
Lotus Elise S: la prova su strada

Estrema come un kart, sfrutta ogni cavallo del suo piccolo propulsore grazie ad una leggerezza da primato.

Estrema come un kart, sfrutta ogni cavallo del suo piccolo propulsore grazie ad una leggerezza da primato.

La Lotus Elise è una vettura che incarna nell’era moderna la filosofia costruttiva del fondatore della Casa inglese, l’indimenticato Colin Chapman, per via di un peso piuma e di un telaio da riferimento capaci di esaltare l’handling e la velocità in curva. Con il nuovo propulsore 1.6 da 136 CV la scoperta di Casa Lotus si accontenta di minori quantità di benzina, mostrandosi attenta all’ecologia pur rimanendo un’auto estrema costruita per i cultori della guida sportiva.

Il design della Elise 2012: ritocchi d’autore

L’estetica della Lotus Elise non aveva bisogno di interventi particolari, per cui a Donato Coco, responsabile del design Lotus, sono bastati dei piccoli ritocchi al frontale per renderla ancora più attuale ed accattivante. In effetti con le nuove luci diurne a LED e le nuove prese d’aria in stile Evora, il frontale guadagna in fascino e aggressività senza snaturare la linea originale. Per il resto è la solita stupenda Elise con la sua fiancata rastremata che si allarga nella parte posteriore a partire dalla presa d’aria laterale, le spalle larghe e i caratteristici gruppi ottici rotondi che delimitano la scritta Lotus nella vista posteriore. Bassa come poche, solo 112 cm, e corta come un’utilitaria di qualche anno fa con 379 cm di lunghezza, la Elise ha l’aspetto di un felino pronto allo scatto. Decisamente affascinante da ogni prospettiva, ha un lato B che conclude con il doppio terminale di scarico centrale un corpo vettura capace di catturare lo sguardo di ogni passante.

Gli interni della Elise: essenziali come le auto da corsa

Il telaio in alluminio che invade l’abitacolo è una caratteristica della Elise che affascina i più giovani e commuove i veterani della guida sportiva. Nella spider di Casa Lotus si guida sdraiati ed è possibile regolare solamente il sedile del lato guida per portarlo avanti e indietro. Non c’è niente di superfluo, il volante della Momo è piccolo come quello di un kart e la strumentazione è ridotta al minimo. L’unica concessione al comfort sull’esemplare in prova era rappresentata dai vetri elettrici, dal climatizzatore e dall’autoradio. I sedili dall’aspetto essenziale sono quelli di un’auto da corsa, pensati per trattenere il corpo durante la percorrenza di curva e con un’imbottitura ridotta al minimo. Dopotutto, la leggerezza si ricava anche da questi particolari. Essenziale e facile da smontare la capote in tela che nella stagione estiva rimane confinata nel piccolo bagagliaio posteriore.

Lotus Elise 2012: fulminea come un kart

Leggera ed essenziale come nessun’altra, la Elise con il motore montato in posizione centrale e con il suo sterzo diretto assomiglia più ad un kart che a un’automobile. Grazie ad un peso inferiore ai 900 Kg (876 kg per l’esattezza), il piccolo motore 1.6 da 136 CV è più che sufficiente per togliersi belle soddisfazioni su strada. Quando si spinge sull’acceleratore seduti a pochi centimetri da terra, rapiti dal rumore meccanico dei comandi che ricordano quelli di un’auto da corsa, la spinta non manca di certo e se si esplora la parte destra del contagiri tirando le marce sino a 7.000 giri le emozioni sono garantite. D’altra parte lo scatto da 0 a 100 km/h è bruciato in 6,5 secondi e la velocità sale rapidamente oltre i 200 km/h. Ma per godere dell’effetto Elise non serve esplorare i suoi traguardi velocistici, basta cercare delle curve, e giocare con lo sterzo e l’acceleratore per riscoprire delle sensazioni d’altri tempi. Stabile come poche, la Lotus ha una tenuta di strada leggendaria, di solito tende ad allargare con l’anteriore per un rassicurante sottosterzo, ma a volte allarga con il posteriore in maniera rapida e improvvisa, come una sportiva di razza, e allora occorre rapidità ed esperienza per tenerla a bada. Molti l’hanno provata in pista, ma su strada, dove le altre auto sembrano ferme, regala soddisfazioni immense e un coinvolgimento unico.

Una sportiva di razza a meno di 40.000 euro

Ci vogliono quasi 40.000 euro per entrare in possesso di una Elise S con motore da 1,6 litri, una cifra non proprio alla portata di tutti, ma non esagerata se si considera il valore residuo che un’auto del genere riesce a mantenere sul mercato. La Elise poi non è un’auto che si sceglie facendo tanti ragionamenti, il suo acquisto è determinato dalla passione e, si sa, al “cuor non si comanda”. Per chi desidera un minimo di confort e qualche concessione alla modernità, il prezzo è destinato a salire attingendo alla lista degli optional, ma questi sulla Elise sono solo dettagli.

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