Lamborghini Aventador LP 700-4: la prova su strada

Valerio Verdone
12 Settembre 2011
259 Foto
Lamborghini Aventador LP 700-4: la prova su strada

Abbiamo percorso più di 200 km con la Lamborghini Aventador LP 700-4, una supercar capace di regalare vera adrenalina.

Abbiamo percorso più di 200 km con la Lamborghini Aventador LP 700-4, una supercar capace di regalare vera adrenalina.

Arrivati allo stabilimento di Sant’Agata Bolognese, dopo la gentile accoglienza degli uomini Lamborghini, ci sentiamo dire la frase che tutti gli appassionati di auto sognano: “Ecco a voi le chiavi…”. Un istante dopo appare lei, sua maestà Aventador, nera come un’eclisse, cattiva come poche ed elegantissima nella sua mise estrema. Non capita tutti i giorni di avere tra le mani il volante di una Lamborghini Aventador LP 700-4 e quindi non potevamo sprecare nemmeno un minuto: ci aspettava un lungo test drive in cui poter mettere alla prova la nuova creatura della Lambo. Un respiro intenso, una pressione sul pulsante d’accensione che sembra il comando di un missile su un cacciabombardiere e poi via, su strada per vedere che effetto fa.

La Aventador è sempre protagonista

La prima sensazione è quella di trovarsi all’interno di una pellicola cinematografica per recitare il ruolo di protagonista: tutti si voltano per ammirare le sue linee e anche la manovra più semplice viene seguita come un miracolo in movimento. E già, con la Lamborghini Aventador è impossibile passare inosservati, lei è troppo bella per non catturare tutte le attenzioni: il suo frontale fatto di spigoli e forme dinamiche perfettamente raccordate, le grandi aperture per l’aria, la fiancata muscolosa con le immense prese d’aria, la linea a cuneo e il posteriore possente con il grande scarico centrale sono tutti elementi che una volta ammirati è impossibile rimuovere dalla casella dei ricordi.

Lamborghini Aventador: la più potente

Ma veniamo alle prime impressioni, in modalità “Strada” (ci sono tre diverse sfumature di carattere in base alla configurazione selezionata) la Lamborghini Aventador procede fluida e non mette mai in apprensione il guidatore. Lo sterzo è leggero, la risposta all’acceleratore gestibile e il cambio sale e scende di rapporto come su un’ammiraglia. Certo, sotto il piede destro ci sono sempre 700 CV che ne fanno l’auto più potente mai prodotta dalla Lamborghini e garantiscono prestazioni leggendarie: 350 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 2,9 secondi. Ma se non si spinge troppo vanno al galoppo composti e non creano pensieri. Le uniche preoccupazioni semmai arrivano in corrispondenza di un incrocio, visto che la visibilità laterale è limitata, o nelle manovre perché la larghezza del corpo vettura con gli specchi retrovisori aperti supera abbondantemente i 2 metri.

Interni: un cockpit da aereo

I sedili della Lamborghini Aventador invece sono comodi oltre ogni aspettativa e non hanno quella stretta mortale stile anaconda di alcune supersportive. Ci godiamo il viaggio concentrandoci sulla strumentazione a cristalli liquidi che prevede un tachimetro con fondo scala a 370 km/h. Tutte le informazioni principali vengono riportate sul display TFT, mentre un secondo schermo posto nella consolle centrale permette di visionare le informazioni del sistema multimediale. L’abitacolo della Lamborghini Aventador appaga il tatto e lo sguardo per via delle finiture in pelle che rivestono plancia e sedili; c’è un discreto spazio per la testa e il comfort non è niente male per un’auto di questa categoria. Certo, l’inclinazione del parabrezza causa qualche riflesso della plancia, e la visibilità di ¾ posteriore è limitata, ma sono piccoli nei a cui ci si abitua volentieri…

Statali e autostrada: la patente è a rischio…

Sulle statali lo sforzo maggiore consiste nel mantenere la velocità in linea con i limiti imposti, soprattutto in prossimità degli autovelox. La Lamborghini Aventador viaggia bene anche a bassa velocità, ma ci vuole veramente poco per dire addio a tutti i punti della patente. Abbiamo portato la nuova Lambo anche in autostrada, per sgranchire la meccanica e far respirare meglio il suo V12 da 6,5 litri. La tentazione di sentire la sua voce era troppo forte per cui siamo passati alla modalità “Sport”, che garantisce una maggiore libertà d’espressione, per sentire il suo rombo possente e l’effetto della sua spinta. La schiena rimane incollata al sedile, lo stomaco si chiude, e un sorriso misto di adrenalina e piacere disegna il volto lasciandovi impressa un’espressione inequivocabile… In galleria poi, si è portati a giocare con i paddles del cambio ISR (Independent, Shifthing, Rods), che ha il pregio di essere più leggero di una trasmissione a doppia frizione e più compatto di un manuale. Con il muso tagliente che si avvicina tutti lasciano strada all’Aventador intimoriti ed estasiati allo stesso tempo e lei li ripaga mostrando i muscoli e un lato B davvero conturbante.

Montagna: tra le curve è piacere puro

Lasciata l’autostrada abbiamo incontrato diversi problemi al casello per via degli ingombri e della grandezza degli specchi retrovisori, e così, per pagare la tratta siamo dovuti scendere… Con in mente l’idea di comprare un Telepass, ci siamo diretti su una tipica strada di montagna piena di curve ad ampio raggio, per verificare le doti delle sospensioni push-rod, ispirate al mondo della F1, e della trazione integrale che si avvale del ripartitore di coppia Haldex. Tanto per capire di cosa è capace la Lamborghini Aventador LP 700-4, abbiamo scelto di percorre questi chilometri in modalità “Corsa”, quella che consente di cambiare marcia in 40 ms e di sfruttare a pieno tutti i 700 CV del suo motore. Ebbene, lo sterzo è diventato ancora più duro che nella modalità “Sport”, il controllo della stabilità è divenuto molto più permissivo e il motore si è trasformato in un’enorme catapulta capace di scagliarci avanti a velocità supersonica. L’effetto è proprio quello di una fionda: ad ogni cambiata l’auto sembra appoggiarsi sull’asse posteriore, si carica, e poi scatta in avanti come un toro in una corrida: è una sensazione surreale, superiore a quella di un aereo in decollo che ci proietta nei tornanti in un battito di ciglia. La trazione integrale, il differenziale posteriore autobloccante e quello anteriore gestito dall’ESP rendono la Lamborghini Aventador spaventosamente stabile al di là di ogni immaginazione. Difficile se non impossibile metterla in crisi, i suoi limiti sono talmente elevati che pensare di raggiungerli su strada sarebbe una follia.

Lamborghini Aventador: una supercar da 300mila euro

Alla fine abbiamo percorso più di 200 km con la supercar di Sant’Agata e siamo riusciti a sfruttarla nei percorsi più disparati, persino sotto la pioggia. Una performance straordinaria, figlia dell’evoluzione e di un lavoro sopraffino dei progettisti. La Lamborghini Aventador LP 700-4 è una vettura straordinaria e per averla non bastano i 306.000 euro necessari per acquistarla, ma bisogna attendere più di un anno perché la produzione per il 2011 e oltre è già stata tutta venduta…

Lamborghini Aventador LP 700-4: la prova su strada

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