Land Rover: allo studio la guida autonoma in off-road

Francesco Donnici
13 Luglio 2016
47 Foto
Land Rover: allo studio la guida autonoma in off-road

La Casa inglese sta mettendo a punto un sistema capace di offrire una guida semi autonoma sui percorsi off-road.

La Casa inglese sta mettendo a punto un sistema capace di offrire una guida semi autonoma sui percorsi off-road.

I sistemi di ausilio alla guida, conosciuti anche come dispositivi per la guida semi-autonoma sono ormai una dotazione standard per molte vetture presenti sul mercato. Basta pensare a sistemi come il cruise control adattivi, il sistema che avverte di un cambio di corsia involontario, la frenata d’emergenza, le operazioni automatiche di parcheggio e tanto altro ancora, sono ormai entrati a pieno diritto nel settore automotive, risultando sempre più apprezzati dalla clientela.

Il celebre sviluppo della guida autonoma si arricchirà presto di un nuovo tassello: Land Rover,  leader mondiale dei veicoli off-road,  è infatti già a lavoro per sviluppare un sistema automatico per la guida in fuoristrada.

Battezzato Autonomous All Terrain Driving, l’ambizioso progetto della Casa inglese punta a diventare un sistema che in futuro potrebbero implementare la dotazione dei veicoli di serie. Gli attuali dispositivi dedicati ai sistemi di assistenza alla guida, come ad esempio  quindi radar, telecamere, laser LIDAR  e sensori a ultrasuoni  saranno ottimizzati per poter essere utilizzati nella guida in fuoristrada.

Questa serie di sofisticati dispositivi saranno tarati per  riconoscere i fondi più insidiosi come sterrati e tracciati ricchi di pietre o  scivolosi, sarà possibile rilevare  la presenza di erba alta, guadi  d’acqua in modo da adeguare al meglio la guida autonoma.

Ad esempio, il Surface Identification and 3D path sensing avrà il compito di scansionare  l’area di fronte l’auto tramite l’uso di  sensori a ultrasuoni, con un campo d’azione di 5 metri, mentre un’apposita telecamera avrà il compito di coprire una distanza più ampia, lunga circa 30 metri. Una volta analizzato il fondo stradale, il Terrain Response si regolerà in modo automatico per ottenere il tipo di trazione migliore.

 Il Terrain-based Speed Adaption avrà invece  il compito di  invece di regolare la velocità a secondo del percorso che si affronta: si ridurrà quando bisognerà oltrepassare gli ostacoli o attraversare un guado, mentre   l’Overhead Clearance Assist – dopo aver impostato l’altezza del veicolo – ci avvertirà se sarà possibile procedere senza colpire ostacoli posti in alto, come ad esempio i rami di un albero, anche se si trasportano bagagli sul tetto.

Infine, il Costruttore britannico è riuscito anche ad effettuare la prima dimostrazione del funzionamento relativo al protocollo Car-to-X, ovvero la condivisione dati tra due veicoli che procedono in off-road. Il sistema ha permesso ad un convoglio di due veicoli di procedere a breve distanza tra loro (fino ad 1 km), con quello in testa capace di condividere con il secondo veicolo la sua posizione e il percorso effettuato e  tutte quelle informazioni  importanti per la guida in fuoristrada come il tipo di assetto scelto, l’escursione delle sospensioni e l’aderenza di ciascuna ruota e la velocità mantenuta.

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