Specchi retrovisori: dal Giappone via libera ai sistemi digitali

Francesco Giorgi
05 Luglio 2016
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Specchi retrovisori: dal Giappone via libera ai sistemi digitali

“Rivoluzione 2.0” nel campo degli specchi retrovisori: dal 2017, in Giappone, saranno omologati i sistemi a telecamera e display.

“Rivoluzione 2.0” nel campo degli specchi retrovisori: dal 2017, in Giappone, saranno omologati i sistemi a telecamera e display.

Vedremo su strada autoveicoli sprovvisti di specchi retrovisori esterni? Di per se, questo non rappresenta una novità in senso stretto: da diversi anni i prototipi e gli studi sui nuovi autoveicoli realizzati dai Centri stile delle Case auto e dalle più celebrate Carrozzerie contemplano l’assenza di questi accessori, da più parti giudicati superflui in virtù delle più recenti tecnologie che potrebbero prenderne il posto.

In estrema sintesi: è stato evidenziato, per prendere in prestito alcuni degli esempi più recenti di autovetture senza specchietti esterni, ovvero Cadillac CT6 – con schermo TFT-LCD da 1.280×240 pixel e 171 ppi – e Audi a display AMOLED (Active Matrix Organic Light Emitting Diode), quest’ultima tecnologia messa a punto per R8 e-tron, che le funzioni degli specchi possono essere adottate da display e telecamere.

Ad avere dato il proprio parere positivo a questa piccola e nello stesso tempo importante rivoluzione digitale è il Road Transport Bureau giapponese (letteralmente: la loro Motorizzazione), che ha recepito le più recenti novità tecnologiche in materia di visuale. In questi giorni, il “Bureau” ha introdotto una importante modifica al Codice della Strada in vigore in Giappone, attraverso la quale si autorizza (a partire dal 2017, cioè quando le prime applicazioni potranno essere omologate) la libera circolazione sulle strade pubbliche per gli autoveicoli sprovvisti di specchi retrovisori esterni e di specchio centrale.

A favore dei sistemi di telecamera e monitor giocherebbe una migliore sicurezza di marcia. Il parere sostenuto dal legislatore giapponese si basa, infatti, sul più ampio angolo visivo, che eliminerebbe le zone cieche da sempre motivo di preoccupazione per automobilisti e aziende di componentistica; inoltre, lo “specchio digitale” permetterebbe una migliore visibilità in particolari condizioni di marcia (al buio, con la pioggia) ed eviterebbe l’abbagliamento per l’automobilista. Il Road Transport Bureau giapponese fa inoltre riferimento a una più efficace penetrazione aerodinamica nel caso di assenza degli specchi esterni, nonché a linee più “pulite”: due aspetti, questi ultimi, piuttosto marginali, tuttavia vengono tenuti ugualmente in considerazione. Anche perché, e qui si arriva all’aspetto produttivo della questione, le proposte in questo senso non mancano.

Si tratta, oltre che delle tecnologie messe a punto da General Motors (la citata Cadillac CT6 che impiega un sistema di switch dalle funzioni di “specchio tradizionale” a quelle di visore digitale, messo a punto dalla statunitense Gentex) e da Audi che sostituiscono lo specchio centrale con un monitor e un display, anche degli studi attualmente sul taccuino delle priorità da parte di big player dell’indotto automotive quali la giapponese Ichikoh e le europee Bosch e Continental.

Come indica Automotive News in un proprio report nel quale viene anticipato che questa tecnologia è pronta al debutto negli Usa a partire dal 2018 e successivamente in Cina, Ichikoh ha recentemente messo a punto il sistema “Smart Rear View Monitor“: possiede una duplice modalità di funzionamento (opera come un normale specchio e, attraverso un pulsante, si trasforma in un display digitale che visualizza le condizioni di traffico alle spalle della vettura), è entrato in produzione lo scorso 28 giugno e sarà adottato da una Casa auto nipponica – più avanti si specificherà di chi si tratti – a partire dal prossimo agosto. La rivale giapponese Murakami ha svelato, nelle scorse settimane, un progetto relativo allo sviluppo di un sistema video che dovrebbe entrare in produzione nel 2018.

Da parte di Bosch, Automotive News fa trapelare l’expertise del colosso tedesco nel settore dell’elettronica automotive per la creazione, in un periodo a breve termine, di un dispositivo “mirrorless” che potrebbe basarsi su un recente sistema messo a punto per i veicoli commerciali che sostituisce gli specchi con un display montato su un montante della cabina di guida del truck. Un prototipo di visore digitale vedrebbe al lavoro anche Continental: segno, questo, che un aggiornamento normativo potrebbe essere recepito a breve anche dalla UE.

Cadillac CT6: le immagini ufficiali

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