Alfa Romeo Giulietta: abbiamo provato a comprarla

Fabrizio Brunetti
24 Maggio 2010
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Alfa Romeo Giulietta: abbiamo provato a comprarla

Durante l’attesissimo porte aperte della Giulietta nei panni di “normali” acquirenti abbiamo verificato le condizioni di vendita praticate dalla rete

Durante l’attesissimo porte aperte della Giulietta nei panni di “normali” acquirenti abbiamo verificato le condizioni di vendita praticate dalla rete

Ogni nuova Alfa Romeo raccoglie sempre grande interesse ed ero curioso di verificare le condizioni d’acquisto, i termini di consegna, ma anche di ascoltare i commenti del popolo alfista in occasione della prima presa di contatto con la Giulietta: una vettura su cui pesa il difficile compito di sostenere insieme alla Mito il futuro prossimo dell’Alfa Romeo sino alla realizzazione della nuova gamma e dell’ingresso sul mercato americano.

Ecco quindi che dopo aver effettuato la prova d’acquisto della Dacia Duster siamo entrati in diverse concessionarie Alfa Romeo per una prova d’acquisto, rigorosamente in incognito, dell’attesissima Giulietta.

Anche in questo caso ho proposto in permuta una Fiat Grande Punto Multijet 75 CV in allestimento Dynamic 5 porte, immatricolata nell’aprile 2006, in ottime condizioni ma con una percorrenza leggermente superiore alla media (88.000 km).

Tra le versioni attualmente disponibili per la Giulietta, scelgo quella che meglio rappresenta il punto di equilibrio tra sportività ed efficienza: la 1.4 Multiair che con i suoi 170 CV, elasticità da diesel e consumi contenuti sposa bene le ambizioni della nuova compatta del biscione.

Se il motore a benzina da 1,4 litri e 120 CV è infatti già modesto per un’Alfa e oltre ad avere consumi più elevati del corrispondente Multiair è caratterizzato da un’erogazione della coppia massima ad un numero di giri più alto, sul versante diesel ci sorprende che il motore 1.6 Multijet, che potenzialmente potrebbe essere la versione più richiesta, è offerto per il momento solo nella versione da 105 CV, davvero troppo pochi per una vettura del segmento C. Tanto più singolare questa scelta se la si confronta con quella delle cugine Lancia Delta (15 cm. più lunga, 70 kg più pesante, offerta solo con il 120 cv) e Fiat Bravo (che offre entrambe le versioni). L’alternativa giusta sarebbe allora il due litri Multijet da 170 cv che costa però a parità di allestimento, quasi 4.000 euro in più.

Escludendo la supersportiva Quadrifoglio Verde, versione top da 235 cv con il 1750 TBi, la scelta migliore per una percorrenza annua inferiore a 20.000 km, è senz’altro la 1.4 Multiair. E per dimostrarmi già sufficientemente preparato alla scrivania dei venditori Alfa Romeo decido a priori anche l’allestimento: tra i due disponibili scelgo così il più ricco Distinctive che rispetto al Progression di base comprende cerchi in lega, volante in pelle con comandi radio, climatizzatore automatico bizona, allestimento chrome line, fendinebbia e bracciolo anteriore attrezzato.[!BANNER]

Punto quindi deciso verso una concessionaria tra le più note di Roma e con diversi punti vendita in città. In vetrina ben due Giulietta, una bianca e una nera, un terzo esemplare è invece disponibile per un’eventuale prova su strada.

Ottengo la mia copia di un’elegante brochure di grandi dimensioni ma di scarso dettaglio su allestimenti e accessori e attendo che uno dei venditori si liberi per chiedere un preventivo. Arriva il mio turno, il venditore è stanco ma cortese; per “velocizzare” anziché redigere una proposta d’acquisto con il preventivatore, propone di appuntare su un foglio i conteggi.

“Per la Punto? 5.000 euro, certamente non di più e a patto che non ci sia davvero nulla da fare”. Faccio presente che mi sarei aspettato una valutazione prossima ai 6.000, ma insiste che il chilometraggio è elevato e 5.000 euro è il massimo che può offrire. Informandomi che a mio carico graverebbero comunque 231 euro per la minivoltura, mi dà comuque una buona notizia: lo sconto sarà lo stesso con o senza permuta. Il listino è pari a 23.700 euro, aggiungo il ruotino di scorta 70 euro e la vernice metallizzata (500 euro): aggiunta anche l’IPT (181 euro) il totale è di 24.451 euro. Lo sconto in ogni caso è di 1.200/1.300 euro; quindi senza permuta per avere la mia Giulietta 1.4 Multiair Distinctive devo prepararmi ad investire poco più di 23.000 euro. La consegna è prevista entro fine luglio, ma solo se perfeziono l’ordine nei due giorni del porte aperte, altrimenti il rischio è di slittare a fine settembre.

Seconda tappa della mia inchiesta: Alfa Romeo Center, filiale con vendita diretta, per rilevare eventuali differenze nell’offerta. Grandi spazi, tre Giulietta esposte, tra le quali una Quadrifoglio Verde. In bella vista l’espositore con una completa brochure che illustra in dettaglio allestimenti, caratteristiche e optional.

E’ ora di pranzo e il giovane venditore che sta concludendo un preventivo mi indirizza ad un collega. Mi accoglie con cordialità e ascolta la mia richiesta. Per la permuta mi dice che ha necessità di far visionare la Punto; insisto per avere comunque una valutazione di massima. Con trasparenza mi mostra le valutazioni di riferimento (Eurotax Blu): se l’auto avesse percorso meno chilometri sarebbe di 6.200 euro, ma la “mia” può avere una valutazione massima di 5.400 euro.

In previsione di un’eventuale perizia mi garantisce comunque una valutazione di 5.000 euro se la Punto è nelle condizioni da me dichiarate. L’allestimento per la Giulietta da me richiesta è invariato però, a parità di listino, lo sconto – con o senza permuta – sale a 1.415,33 euro e in caso di permuta mi verranno addebitati 200 euro anziché 231 per la minivoltura. Consegna garantita entro luglio se l’ordine viene siglato entro il 31 maggio, altrimenti settembre. Cortese ed accurato nell’esposizione dei dettagli sui cerchi in lega disponibili e sui tessuti degli internie, scegliamo il colore della nostra Giulietta prima che il venditore stampi il preventivo con i dettagli dell’offerta: il prezzo netto è 23.035,67 euro.

Le offerte sono simili con una differenza a favore dell’Alfa Romeo Center di circa 200 euro per lo sconto praticato, che è del 5,8% nella vendita diretta e del 5,1% nell’ipotesi massima della concessionaria. L’offerta per la permuta è bassa rispetto all’aspettativa, ma anche in questo caso la vendita diretta lascia un margine più ampio di trattativa dopo la visione della vettura. Complessivamente l’Alfa Romeo Center ha offerto un servizio più attento, maggiore chiarezza nei conteggi e condizioni lievemente migliori.

Quanto ai commenti dei visitatori la Giulietta ne esce abbastanza bene. Gli apprezzamenti per la linea si concentrano particolarmente sulla parte posteriore; per quanto concerne il frontale alcuni esprimono perplessità perché è poco personale e lo avrebbero desiderato maggiormente aggressivo. Quelli che gradiscono il design della Giulietta la definiscono elegante, i critici sottolineano le somiglianze, vere o presunte, con la Bravo. Tiepidi, in qualche caso critici, i commenti sulla plancia giudicata troppo semplice; in particolare criticata la fascia centrale che solo nelle versioni top è rivestita in alluminio spazzolato.

Giudizi per lo più positivi, ma la Giulietta in queste battute iniziali non scatena entusiasmi da Alfista…

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