Pneumatici nuovi: la migliore sicurezza

Fabrizio Brunetti
18 Luglio 2011
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Pneumatici nuovi: la migliore sicurezza

Il corretto stato degli pneumatici è la migliore garanzia per la sicurezza su strada e, perché no, per il piacere di guida.

Trends: Pneumatici

Il corretto stato degli pneumatici è la migliore garanzia per la sicurezza su strada e, perché no, per il piacere di guida.

Le statistiche e le inchieste confermano un clamoroso disinteresse, specie degli automobilisti italiani, per lo stato degli pneumatici. Solo uno scarso 10% ha l’attenzione più o meno periodica al controllo dei propri pneumatici.

Pneumatici sgonfi: pericolo costante

E’ regola purtroppo che oltre il 70% degli automobilisti viaggi con una pressione dei peneumatici non corretta e questo significa che l’unico punto di trazione e comportamento dinamico, l’unica superficie sulla quale le caratteristiche meccaniche e telaistiche di un’auto si esprimono, viene utilizzata in modo non corretto.

Eppure tutte le campagne di sensibilizzazione hanno ottenuto scarsi risultati. Forse qualcosa cambierà con la nuova normativa europea che entrerà in vigore il prossimo anno e che prevede per gli pneumatici una classificazione a vista che, come per il Co2, che evidenzia immediatamente – con istogrammi nei quali il verde rappresenta valori ottimali, il giallo valori medi e il rosso valori non adeguati -, le caratteristiche del pneumatico che si intende acquistare (consumo, durata, aderenza su asciutto e bagnato).

Naturalmente anche se lo pneumatico ha caratteristiche ottimali, perde molte delle sue qualità se lavora ad una pressione di gonfiaggio sbagliata (generalmente troppo bassa).

La mia esperienza personale

A riprova di quanto detto fin qui, riporto un’esperienza pratica che mi ha coinvolto direttamente. Ho acquistato una Porsche 993 4S, il sogno di una vita, la mia 911 preferita nella versione preferita.

La mitica 911 è un controsenso tecnico, con trazione posteriore e motore a sbalzo del retrotreno. Una sportiva con queste caratteristiche non dovrebbe stare in strada, ma – complice il continuo lavoro di affinamento tecnico e la trazione integrale-  il comportamento della 911 è divenuto negli anni sempre più equilibrato e, sino a certi limiti, controllabile e prevedibile.

La mia 993 è in condizioni perfette, ha un chilometraggio molto basso anche se è stata immatricolata nel 1996, ed ha degli pneumatici quasi perfetti nel battistrada. Ma quegli pneumatici perfetti alla vista sono stati prodotti nel 1999, dodici anni fa. Significa che hanno perso, con l’invecchiamento della gomma, quasi interamente le loro caratteristiche di comportamento e di tenuta.

La prima passeggiata con la 993, complice anche un piccolo temporale estivo, evidenzia impietosamente, con vistose perdite di aderenza anche a velocità molto basse, incerta direzionalità di sterzo, vibrazioni e direzionalità in frenata, i limiti di un pneumatico vecchio nel trasmettere la trazione e reagire al fondo stradale.

Pneumatici nuovi: tutta un’altra auto!

Tappa immediata dal gommista di fiducia e sostituzione dei quattro pneumatici. Avevo provato recentemente i Michelin Pilot Sport 2  proprio sulla 911 4S sulla pista di Dubai in occasione della presentazione del suo successore, il Michelin Pilot Super Sport. Ma il Super Sport non è ancora omologato per la mia anziana 993 e il PS2, che conosco ed ho già avuto modo di provare a fondo in pista, mi sembra la scelta migliore tra quelle disponibili.

Ed ecco fatto, la 993 su strade normali, con la pioggia e con l’asciutto cambia completamente il suo comportamento. Lo sterzo ora trasmette esattamente il contatto con la superficie stradale, non ha reazioni, né sul dritto né in frenata, le scodate improvvise sono solo un ricordo e la migliore capacità di assorbimento rende la 993 molto più gentile e garbata.

E’ un’altra auto, il comportamento è completamente cambiato con una spesa che è pari a quella di un tagliando. Si perché lasciamo stare la mia pur anziana Porsche, ma il cambio degli pneumatici di una vettura media non supera i 600 euro e per una compatta, anche privilegiando le marche premium di pneumatici, non si spendono più di 450 euro.

Vale la pena di migliorare il comportamento e la sicurezza della propria auto per cifre così contenute? Certamente si, sostituire gli pneumatici costa molto meno che cambiare l’auto e garantisce la sicurezza di comportamento, specie nelle situazioni di emergenza o di scarsa aderenza. Una differenza di 100 euro può significare una differenza di tre o quattro metri in una frenata d’emergenza e tre o quattro metri in meno talvolta salvano la vita.

Nuovi pneumatici sportivi Michelin Pilot Super Sport

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