Pneumatici invernali sotto controllo, inverno in sicurezza by Assogomma

Simonluca Pini
30 Ottobre 2013
48 Foto
Pneumatici invernali sotto controllo, inverno in sicurezza by Assogomma

Grazie ad Assogomma abbiamo potuto testare diversi pneumatici invernali sulle impegnative strade del Passo dello Stelvio.

Grazie ad Assogomma abbiamo potuto testare diversi pneumatici invernali sulle impegnative strade del Passo dello Stelvio.

L’inverno è alle porte e montare pneumatici invernali è fondamentale per migliorare la sicurezza durante i mesi più freddi dell’anno. Nonostante il costo delle coperture invernali sia nettamente diminuito nel corso degli anni e le maggior parte dei comuni italiani ne obbliga il montaggio se non si hanno catene a bordo, molti automobilisti del Bel Paese ritengono superfluo l’acquisto di pneumatici invernali perché “non andranno mai a sciare”. Naturalmente gli pneumatici invernali non servono solo in caso di neve, anzi; con temperature pari o inferiori a 7 gradi offrono una maggiore tenuta di strada su fondi viscidi o bagnati. Per scoprire come si comportano gli pneumatici invernali in diverse condizioni di utilizzo scopriamo i test organizzati da Assogomma.

Pneumatici invernali, test

La giornata di test al Passo dello Stelvio è iniziata con il confronto tra 4 Alfa Romeo 159 JTD, rispettivamente equipaggiate con un treno di gomme invernali di serie, una con gomme sperimentali a mescola invernale e disegno battistrada estivo, una con mescola estiva e disegno battistrada invernale e una con set di coperture estive. Impegnate in una prova di frenata, il test ha dimostrato come sia fondamentale montare pneumatici invernali, e non coperture ibride come le due gomme sperimentali. Grazie ai dati strumentali acquisiti con drift box, ponendo al valore di 100 la frenata eseguita con gomme invernali, la vettura con mescola invernale e tassello pieno ha frenato in un 33% in più, la vettura con mescola estiva e tassello invernale in un 110% in più, mentre la 159 gommata estiva addirittura si è arrestata  con un 122% in più.  Questi dati dimostrano come un treno di coperture invernali oltre a salvare la vita in caso di pericolo è fondamentale per evitare tamponamenti che possono costare diverse migliaia di euro.

Pneumatici invernali: mai solo due

Come sottolineato dalla Direttiva del 30 gennaio 2013 del Ministero dei Trasporti, è fortemente consigliato montare un equipaggio omogeneo sugli assi per una guida sicura anche in inverno. Se la legge  non vieta di montare solo due coperture invernali, dovrebbe farlo il buon senso.  Per dimostrare quanto sia pericolo utilizzare solo due coperture invernali, Assogomma ha realizzato un test utilizzato tre 500 Abarth; una con set di coperture invernali nuove, una con treno estivo nuovo e una mista con pneumatici invernali all’anteriore (dove si ha trazione) e estive al posteriore. Il percorso prevedeva il passaggio tra pioggia, poltiglia e neve.  Come da previsione la vettura con gomme invernali si muove in tutta sicurezza, quella con gomme estive slitta ma trasmette fin dal primo momento una sensazione di inadeguatezza (inducendo il guidatore a rallentare) , mentre la più pericolosa è proprio la versione mista. Sul dritto la 500 Abarth mostra una buona trazione ma appena si affronta una curva il posteriore perde aderenza, rischiando di innescare un testacoda. 

Catene o pneumatici invernali

“Non monto le gomme invernali, tanto ho sempre un paio di catene a bordo”. Quante volte avete sentito questa frase? Io tante e molte volte pronunciata da automobilisti rimasti poi bloccati ore a montare le catene. Per dimostrare quale sia la scelta migliore sono state impiegate su un tratto misto asfalto/neve tre Alfa Romeo Giulietta, una dotata di gomme invernali, una di gomme estive e una con di gomme estive più catene.  Nel breve circuito innevato la vettura con gomme estive non parte neppure, mentre quella con pneumatici invernali si muove senza problemi e rispetto alla versione con catene assicura una maggiore tenuta in curva. Passando all’asfalto le differenze sono ancora più marcate: le catene allungano gli spazi di frenata (posizionandosi al terzo posto) e causano un forte rumore a bordo. Nel caso decidiate di montare le catene, ricordatevi sempre di posizionarle sull’asse di trazione e di guidare a velocità ridotta.

Gomme invernali? Meglio della trazione 4×4

Altra leggenda metropolitana è quella che recita ” ho la macchina 4×4;  le gomme invernali non mi servono”. Per dimostrare quanto invece siano importanti le coperture invernali su veicoli dotati di trazione integrale, abbiamo guidato una Toyota Rav 4 con coperture estive e una con coperture invernali. La vettura con pneumatici invernali ha mostrato una maggiore sicurezza in ogni situazione, confermando quanto sia importante montare coperture corrette. I test sono poi proseguiti comparando prima due Jaguar XF a trazione posteriore con pneumatici estivi ed invernali: nonostante il peso e la trazione posteriore l’ammiraglia inglese non ha avuto nessun problema in configurazione invernale ad affrontare il Passo dello Stelvio.  Successivamente  si sono testate due Alfa Romeo MiTo, prima con coperture estive e dopo invernali , test che mette in mostra le diverse reazioni di una vettura a trazione anteriore.

Pneumatici invernali usati

L’ultimo test della giornata a messo a confronto tre Alfa Romeo Giulietta, una con pneumatici estivi nuovi, una con pneumatici invernali nuovi e una con pneumatici invernali usurati a 2.5 mm, quando la legge pone un limite a 1.6 mm. Sono state effettuate prove di spunto in accelerazione, tempi di percorrenza e velocità di passaggio 30 metri dopo la partenza. Se la vittoria è della copertura invernale nuova è scontata, è interessante sottolineare come le coperture invernali usate ottengano risultati simili a quelle delle gomme invernali nuove e nettamente migliori rispetto alle gomme estive.

Pneumatici sotto controllo by Assogomma

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