GP di Monza: vince il solito Vettel, Alonso sul podio

Leopoldo Canetoli
12 Settembre 2011
GP di Monza: vince il solito Vettel, Alonso sul podio

Tante emozioni e tante sportellate al Gran Premio di Monza. Dopo una partenza esaltante Alonso chiude terzo, mentre Vettel vince indisturbato.

Trends: Formula 1

Tante emozioni e tante sportellate al Gran Premio di Monza. Dopo una partenza esaltante Alonso chiude terzo, mentre Vettel vince indisturbato.

L’attesa per il Gran Premio d’Italia a Monza è sempre molto alta, e da qualche anno a questa parte il GP brianzolo, ultima prova europea in calendario prima della trasferta di Singapore, offre emozioni di alto livello. Basta ricordare il successo, tre anni fa, di un giovane ed emergente Vettel sulla Toro Rosso, sotto il diluvio, emergente poi subito campione del mondo che si è ripetuto quest’anno, con la Red Bull, sotto il sole, davanti a novantamila spettatori.

I ferraristi sotto sotto un po’ di speranza la covavano, per via delle condizioni atmosferiche, il caldo che poteva portare a migliori temperature di funzionamento delle gomme. In affetti un leggero miglioramento c’è stato… ma non sufficiente per consentire a uno strepitoso Alonso di salire sul gradino più alto del podio.Abbiamo detto strepitoso, e lo ripetiamo. Sì, perché il pilota della Ferrari, che a suo tempo avevamo criticato per una serie di partenze mal eseguite, da qualche tempo a questa parte, sarà per merito suo o della sua Ferrari, ne azzecca delle stupende. E certamente quella di Monza, tutto a destra con due ruote sull’erba (ma a proposito, le linee bianche che delimitano la piste nessuno le considera più…) è stato un azzardo, un brivido da ricordare. Così con eccellente maestria Fernando è riuscito a infilarsi per primo nella prima chicane, mentre alle sue spalle succedeva il solito finimondo, innescato da Liuzzi che stretto verso destra finiva sull’erba e piombava come un missile nel centro del gruppo…

La gioia dei ferraristi, con il loro idolo al comando, è durata solo per un paio di giri, quando la safety car è intervenuta per dare modo ai commissari di liberare la pista dai rottami. Ma appena la vettura di emergenza ha lasciato il tracciato con un sorpasso da grande professionista, tutto all’esterno sul curvone, Vettel si è ripreso il comando e da quel momento nessuno lo ha più impensierito. Alonso, fino a quando ha avuto a disposizione gomme morbide, si è ben difeso dagli attacchi delle McLaren, segnatamente da Jenson Button che si rivela sempre come il miglior utilizzatore delle gomme che ha a disposizione. Poi passato alle gomme dure Button non ha avuto problemi a infilare come un pollo il povero Alonso, che come è noto, con gomme dure, accusa duramente la differenza di prestazioni che la Ferrari ha con Red Bull e McLaren.Verrebbe da dire niente di nuovo. In effetti le forze in campo sono queste, la Red Bull di Vettel rimane imprendibile su ogni tracciato, la McLaren di Button è quella che raccoglie, alla fine più consensi.

Ma il GP di Monza è stato teatro di altre epiche battaglie. Finalmente abbiamo rivisto nel gruppo dei primi un grande Schumacher, che ha esibito tutte le astuzie che conosce per contenere, al limite, per molti giri, un arrembante Hamilton. Il quale, “chiuso” con decisione un po’ troppe volte, si è lamentato via radio di quel pilota, che davanti a lui, poteva fare tutto. E la radio, come tutti sanno, la ascoltano in molti. Probabilmente anche in direzione gara. E non sappiamo con precisione se sia partito un “warning”, un avvertimento, che è probabile perché poco dopo lo stesso Ross Brawn, sempre via radio, ha detto al suo pilota di stare attento e lasciare un po’ di spazio alla Ascari a chi sopraggiungeva. Come dire smettila di fare la bisciolina… Questo comportamento ha fatto un po’ il gioco della Ferrari, perché ha rallentato Hamilton quanto bastava per non farlo piombare come un falco sulla Ferrari di Alonso, cosa che avrebbe fatto se ci fossero stati ancora un paio di giri.

Pollice verso invece per l’altra Red Bull, quella di Webber, che in un eccesso di foga ha finito per toccare Massa alla prima variante, costringendo il ferrarista a un testacoda e perdendo l’alettone anteriore. Senza il quale, nella foga di voler rientrare, è finito dritto dritto nella sabbia di Parabolica. D’ora in poi la F.1 sarà a molti fusi orari di distanza dalla vecchia Europa, a cominciare dal Gp di Singapore, dove Vettel potrebbe già riconfermarsi in anticipo campione del mondo. Al momento attuale Alonso è secondo in questa classifica, lontano anni luce, ma a sentir lui abbastanza contento di rimanere vice campione. Ce la farà? Magra soddisfazione per i ferraristi, ma in una stagione così avara di successi bisogna accontentarsi anche di questo.

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