Guidare risparmiando: ecco i consigli utili

Luca Gastaldi
28 Marzo 2011
Guidare risparmiando: ecco i consigli utili

Qualche consiglio per adottare un nuovo stile di guida che permette di risparmiare carburante fino al 25%, oltre che giovare all’ambiente.

Qualche consiglio per adottare un nuovo stile di guida che permette di risparmiare carburante fino al 25%, oltre che giovare all’ambiente.

Un nuovo stile di guida “eco”

Non si finisce mai di imparare. Al volante siamo tutti esperti. Divoratori d’asfalto. In tanti ricordano ancora troppo bene le scene del film “Il sorpasso”, con il grande Vittorio Gassman che sfreccia spericolato al volante della Lancia Aurelia B24. Ma i tempi sono cambiati. Notevolmente. Non solo perché la densità di traffico attuale impone una maggior attenzione, ma anche perché da qualche anno si sta diffondendo una sempre maggiore sensibilità agli aspetti ambientali ed economici. Queste due tematiche sono strettamente correlate, perché uno stile di guida più attento si traduce direttamente in minori consumi e minori spese per il carburante.

Morale della favola: bisogna imparare un altro modo di guidare. Una sorta di aggiornamento in favore dell’ambiente e del portafoglio, ma anche della sicurezza. È già stato coniato un nome per questo nuovo stile di guida: ecodriving. Una vera e propria cultura che sfrutta meglio l’uso dei moderni veicoli tecnologicamente avanzati ed è un concreto contributo per la mobilità sostenibile. Quest’ultimo può sembrare un concetto un po’ astratto, lontano dal singolo automobilista. Invece, con il contributo di tutti – per quanto insignificante possa sembrare – i risultati si ottengono.

L’ecodriving, tra gli altri benefici, migliora l’attenzione del guidatore, riduce i costi sociali determinati dagli incidenti, rende più silenziose le automobili, stempera lo stress dal traffico e aumenta il comfort dei passeggeri. In più, aiuta a mantenere più efficienti le vetture.

I consigli per risparmiare carburante

Di seguito riportiamo alcune delle principali regole e consigli che si possono facilmente memorizzare e applicare durante la guida di tutti i giorni. 

  • Anticipare il flusso del traffico, osservando bene la strada più avanti possibile. In questo modo è possibile prevedere un eventuale rallentamento del veicolo che precede e decelerare in modo graduale.
  • Mantenere una sufficiente distanza di sicurezza per avere più possibilità di manovra in caso di rallentamenti o frenate imporvvise. Qui sicurezza ed ecocompatibilità vanno di pari passo, a tutto vantaggio dell’automobilista e dei suoi passeggeri.
  • Utilizzare molto il freno motore nelle decelerazioni: è bene accompagnare l’azione frenante del pedale alla fase di scarico del motore, all’occorrenza scalando di marcia.
  • Guidare “morbidi”, usare marce alte a bassi regimi del motore. Evitare velocità eccessive e viaggiare invece a velocità costante senza frenate e accelerazioni violente. 
  • Cambiare marcia intorno ai 2.000 giri/minuto (ma dipende dal tipo di vettura e dalla coppia del suo motore). 
  • Controllare frequentemente la pressione degli pneumatici, perché sia troppo sgonfi sia troppo gonfi sono pericolosi e aumentano i consumi di carburante. 
  • Evitare pesi inutili e ostacoli aerodinamici che possono peggiorare anche di molto il Cx (coefficiente di penetrazione aerodinamica) della vettura.
  • Evitare di scaldare il motore per diversi minuti prima di mettersi in marcia: i moderni propulsori non richiedono più questa pratica, diffusa in passato soprattutto sui motori a gasolio.

Con questi semplici accorgimenti si arriva a consumare il 25% in meno di carburante per le automobili a benzina e fino al 20% per quelle a gasolio. Percentuali alle quali corrispondono risparmi economici (in soldoni) di 200/300 euro e 180/270 euro rispettivamente per benzina e diesel e riferiti a percorrenze di 15.000 km nell’arco di un anno con cilindrate medie.

Le percentuali appena illustrate si possono così scomporre e analizzare: non scaldare il motore al primo avviamento fa risparmiare lo 0,5%, lo stesso valore che si ottiene spegnendolo durante le soste. E qui ci vengono in soccorso i sistemi start&stop, sempre più in uso sulle nuove automobili. Risparmi dell’1% si ottengono cambiando l’olio regolarmente e mantenendo pulito il filtro dell’aria. Si sale al 2% quando si sfrutta il freno motore; al 4% moderando la velocità o controllando la pressione dei pneumatici (meglio, poi, se questi non sono esageratamente larghi). Fino al 6% di consumi in meno, infine, utilizzando le marce alte.

La guida ecologica in Italia

La pratica dell’ecodrive risale ormai alla fine degli anni Novanta, grazie al supporto finanziario dell’Unione Europea verso progetti finalizzati alla sensibilizzazione delle persone all’utilizzo intelligente del proprio veicolo. Dal 2008, in Olanda il test di ecodriving è addirittura diventato obbligatorio per tutti coloro che vogliono sostenere l’esame di guida per la patente. Oltre a questo Paese, anche in Grecia e Austria i corsi effettuati ad autisti professionisti hanno portato risultati positivi rilevanti.

In Italia esiste la Scuola Nazionale di EcoGuida che fa parte del più vasto Progetto EcoGuida dell’associazione Euromobility. Si tratta della prima esperienza italiana di pratiche di guida ecologicamente ed economicamente sostenibili ed offre corsi di formazione sulle tecniche di eco guida (per singoli, aziende o enti) finalizzati all’ottenimento di un risparmio economico ed energetico.

Oltre alle tecniche di guida è importante conoscere gli aspetti strutturali e manutentivi fondamentali per ottenere i risparmi desiderati in termini di consumi: avviamento del motore, code, gestione delle marce e della velocità, uso del condizionatore, gestione dei carichi aggiuntivi, controllo periodico degli pneumatici.

Una volta acquisita la tecnica, la cultura di guida ecologica viene assimilata per sempre. Questa innovativa concezione di guida ecologica è importante in particolare per i neo-patentati, per gli operatori del trasporto pubblico e merci, per i dipendenti delle imprese e, ovviamente, per chiunque voglia coltivare la sua cultura ecologica e soprattutto risparmiare sul caro petrolio.

Tra gli ultimi casi concreti registrati in Italia ricordiamo l’iniziativa di ecodriving realizzata dall’azienda lombarda di trasporto pubblico Autostradale. In un anno (dal febbraio 2010 allo stesso mese del 2011) ha risparmiato quasi 80.000 litri di gasolio per l’equivalente di 72.000 euro e oltre 250 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera. La sperimentazione di questo nuovo stile di guida amico dell’ambiente ha generato una riduzione media dei consumi e una conseguente riduzione delle emissioni di CO2, il principale gas responsabile dell’effetto serra, pari a quasi il 5%.

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