Guida alla revisione auto

Redazione
05 Agosto 2010
Guida alla revisione auto

Come prepararsi all’appuntamento fisso con le officine di revisione e i tecnici della Motorizzazione

Come prepararsi all’appuntamento fisso con le officine di revisione e i tecnici della Motorizzazione

L’importanza della revisione auto

La maggior parte degli automobilisti è convinta che la revisione obbligatoria dei veicoli a motore rappresenti un balzello inutile che grava su ogni possessore d’auto. Anche se è vero che la fiscalità italiana può a volte risultare eccessivamente esosa nei confronti degli automobilisti, dobbiamo considerare che alla guida del proprio veicolo non è sempre facile valutare le condizioni della meccanica e dei vari apparati che contribuiscono alla sicurezza di marcia.

L’importanza di mantenere il proprio in veicolo in condizioni di perfetta efficienza si riflette quindi nell’obbligatorietà di una verifica da parte degli organi preposti siano essi i tecnici della Motorizzazione Civile o quelli delle officine abilitate al controllo.

Se in passato le autovetture erano soggette ad un controllo fin troppo bonario con una cadenza addirittura decennale dell’obbligo di revisione, dal 1997 le auto devono essere sottoposte a revisione entro 4 anni dalla data di prima immatricolazione e successivamente ogni 2. In particolare, il veicolo deve essere revisionato entro il mese d’immatricolazione o entro il mese in cui è stata effettuata la precedente revisione. Il costo non è affatto esoso se si pensa che bastano 45,00 euro rivolgendosi presso i centri della Motorizzazione Civile e 64,80 euro se invece si preferisce contattare un’officina privata dotata dell’apposita autorizzazione. Una differenza di prezzo giustificata unicamente dall’esenzione dell’IVA e della tassa governativa per le strutture pubbliche.

Tuttavia presso i Centri di Motorizzazione bisogna presentarsi allo sportello informazioni della Motorizzazione Civile muniti di

  • Domanda su apposito modello TT 2100, reperibile presso gli uffici della Motorizzazione ma disponibile anche online e da compilare in tre copi
  • Atestazione di versamento di 45,00 euro sul C/C postale 9001 intestato al Dipartimento Trasporti Terrestri.

Successivamente alla presentazione di questi documenti si potrà prenotare la visita e prova del veicolo (in alcuni i tempi di attesa possono essere anche di una settimana) presentando la carta di circolazione in originale.

Presso i Centri privati non è prevista alcuna prescrizione preventiva perché provvede a tutto il personale addetto e si è subito ammessi all’esame. Al netto di IVA (20%), di tasse governative (9,00 euro) e oboli postali (1,70 euro) il compenso previsto è parificato in 45,00 euro per officine private e centri della Motorizzazione Civile.

Revisione regolare o da ripetere

Alcuni centri autorizzati propongono un servizio di controllo a pagamento dei veicoli da sottoporre a revisione onde evitare di venire respinti a segutio di accertate anomalie e dover così ripetere la revisione pagando nuovamente l’importo previsto. Il consiglio migliore è quello di mantenere sempre efficiente la vostra vettura avendo cura di recarvi presso un officina di vostra fiducia prima di effettuare il collaudo.

A tal proposito si consiglia di preferire un centro senza officina di riparazione collegata, perché offre maggiori garanzie di obiettività e non si incorre nel pericolo di rimanere vittime di pericolosi – e costosi – conflitti di interesse. Ad ogni modo, se in seguito alle prove effettuate dal personale del centro dovessero emergere valori per cui il veicolo è respinto o sospeso, vi consigliamo di non accettare interventi offerti in loco, ma rivolgervi comunque al riparatore di fiducia mostrando i documenti dai quali emerge il motivo del rigetto.

L’esito del collaudo può essere:

  • Revisione Regolare, in questo caso si riceve un documento di approvazione e l’apposito adesivo da attaccare sul libretto di circolazione
  • Revisione Ripetere, nel caso in cui il veicolo non abbia superato il controllo bisogna recarsi da un autoriparatore per sistemare l’anomalia motivo della sospensione ripresentandosi successivamente – fatte le dovute riparazioni – ad un nuovo collaudo. In questo caso il veicolo può continuare a circolare per 30 giorni dalla data della mancata revisione sempre che siano stati sistemati i difetti precedentemente riscontrati, se l’anomalia è di facile risoluzione – come nel caso per esempio di una lampadina bruciata – è facoltà del centro di revisione di tenere sospesa l’operazione e riprenderla al più presto nella stessa giornata senza aggravio di spese per l’automobilista
  • Revisione Ripetere – Sospeso dalla circolazione, il veicolo può circolare solo in giornata a una velocità massima di 40 km/h – utile al trasferimento presso un’officina di riparazione – e nel giorno in cui dovrà sostenere nuovamente la revisione. In questo caso insieme ai documenti dell’auto sono necessari il titolo di sospensione dalla circolazione a seguito di collaudo e il documento fiscale dal quale risulti che l’anomalia è stata sistemata.

Chi circola senza aver sottoposto il proprio veicolo a revisione secondo le cadenze previste dall’art. 80 del Codice della Strada è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa (da 155 a 624 euro, raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta ) e al ritiro della Carta di Circolazione – con conseguente divieto di poter utilizzare il veicolo – che viene spedita all’ufficio della Motorizzazione Civile del luogo dove è stata accertata l’infrazione e restituita soltanto dopo a revisione effettuata.

Se la rilevazione della mancata osservanza della revisione viene svolta in autostrada, gli agenti verbalizzanti possono inoltre procedere al fermo amministrativo del veicolo.

10 regole per superare la revisione

Prima di presentarsi al collaudo, nel caso di veicoli particolarmente datati o che hanno percorso molti chilometri, è sempre consigliabile effettuare un controllo preventivo presso la propria officina di fiducia. Effettuando da soli alcuni semplici controlli si possono comunque evitare sgradite sorprese e possibili bocciature.

Cosa controllare

  • Numero di telaio, assicurarsi che sia leggibile e che corrisponda a quello riportato sulla carta di circolazione.
  • Pneumatici, devono presentare una profondità minima della scolpitura pari a 1,6 mm nel punto di maggiore usura ed essere privi di tagli, abrasioni profonde e rigonfiamenti.
  • Dimensioni, indice di carico e codice di velocità pneumatici devono rispondere alle caratteristiche tecniche riportate sul libretto di circolazione. Per evitare possibili contestazioni è inoltre consigliabile che sullo stesso asse vengano adottati pneumatici di marca e modello identici.
  • Visibilità, il parabrezza non deve presentare lesioni o scheggiature e soprattutto non può essere di tipo oscurato, al pari dei vetri anteriori laterali che devono essere integri e funzionanti e pertanto non possono essere tenuti in posizione da cunei di legno o nastro adesivo. Le spazzole tergicristallo anteriori e posteriori devono essere integre come anche gli specchi retrovisori.
  • Cinture di sicurezza, devono essere presenti per ogni posto a sedere dotato di attacchi omologati, l’arrotolatore automatico – se presente – deve essere perfettamente funzionante.
  • Segnali acustici, devono essere di tipo omologato e perfettamente funzionanti.
  • Sistema di scarico, deve essere integro e non risultare particolarmente rumoroso. I componenti dell’impianto devono essere omologati e di tipo equivalente agli originali.
  • Sistemi di illuminazione e di segnalazione, devono essere omologati e perfettamente funzionanti. I gruppi ottici devono essere integri e non sono ammesse lampade di colore difforme da quelle previste dal codice della strada. Impianto frenante, deve essere in piena efficienza e la forza d’arresto deve risultare equilibrata su entrambi gli assi. Allo stesso modo verificare anche il comando del freno a mano.
  • Triangolo d’emergenza, deve essere presente a bordo del veicolo e di tipo omologato.
  • Emissioni allo scarico, sono rilevabili solo con appositi strumenti ma una eccessiva fumosità è una chiara indicazione di qualche anomalia della vettura. In questo caso è consigliabile un esame preventivo dall’autoriparatore di fiducia.

In Francia la revisione con la contro-visita

All’interno della Comunità Europea i sistemi con i quali vengono gestite le revisioni obbligatorie dei veicoli sono assai diverse. In Germania per esempio il rigore è massimo al punto che l’auto può essere ispezionata solo da un ingegnere appartenente a un ente preposto. In Italia la verifica può invece essere effettuata da qualsiasi officina a patto che il responsabile tecnico della linea abbia eseguito precisi corsi di formazione. Interessante poi il caso della Francia che di fronte al progressivo invecchiamento del parco circolante e alle più recenti misure ambientali e di sicurezza, ha introdotto alcune modifiche per semplificare la revisione periodica obbligatoria. Per il raggruppamento di alcuni punti di controllo, si è passati da 125 a 116 ispezioni e, per la contro-visita, da 68 a 66. Rispetto all’Italia e alla Germania, la contro-visita è un operazione davvero intelligente. Significa in pratica che se la vettura non supera completamente l’esame, dovrà ritornare per eseguire solo i controlli non andati a buon fine, senza bisogno di pagare nuovamente l’operazione. In altre parole, questo si traduce in uno snellimento della pratica e in un grande risparmio per gli automobilisti “bocciati”.

In questi casi, occorre ritornare

Tra le principali novità introdotte di recente in Francia, la verifica del paraurti: se l’auto è stata messa in circolazione dopo il 25/05/2007 deve essere controllato sistematicamente e sottoposto a contro-visita in caso non sia omologato. Allo stesso modo si interviene con una contro-visita se si evidenzia un gioco anomalo degli snodi, in caso di presenza d’olio sull’ammortizzatore e di basso livello del liquido dei freni. Malfunzionamento ai fari direzionali? Tutto è registrato nel verbale della revisione dove viene anche segnalato il deterioramento del copri-airbag a seguito di uno scoppio. Per quel che riguarda i pneumatici è stato aggiunto per esempio il controllo dell’indice di carico. Se la vettura è dotata di lampade con tecnologia Xenon, un’anomalia dei lava-proiettori genera una contro-visita. Per le auto a benzina immatricolate da gennaio 2002 e quelle diesel dal 2004, si verificano eventuali malfunzionamenti dell’OBD. Le cinture di sicurezza possono essere soggette a contro-visita e comunque non possono essere sostituite da modelli “Tuning”. Contro-visita anche per la targa fissata male, assenza o deterioramento di dispositivo antisdrucciolo sul pedale del freno, malfunzionamento delle quattro frecce, del terzo stop e del retrovisore lato passeggero.

Inquinamento sotto stretto controllo

Molto importante è la parte relativa alle emissioni nocive delle auto. In tal senso, la revisione periodica permette di verificare quattro elementi fondamentali: la quantità di CO e il valore dei gas di scarico sui motori a benzina; l’opacità dei fumi di scappamento per i propulsori a gasolio; il rumore di funzionamento del motore e il sistema di diagnostica di bordo OBD, che permette di rilevare le disfunzioni dei dispositivi che influiscono sulle emissioni. Inoltre, per i veicoli leggeri e le utilitarie, un controllo tecnico sui gas deve essere effettuato entro l’undicesimo e il dodicesimo mese dopo la revisione periodica.

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