Come costruire un antifurto per auto con un cellulare

Giuseppe Cutrone
22 Aprile 2015
Come costruire un antifurto per auto con un cellulare

Per proteggere l’auto non servono per forza sofisticati e costosi antifurti, ma può essere sufficiente un semplice telefonino. Vediamo come.

Per proteggere l’auto non servono per forza sofisticati e costosi antifurti, ma può essere sufficiente un semplice telefonino. Vediamo come.

Antifurto auto fai da te: bastano cellulare e rete mobile

Se si abita in città o in una zona ad elevato rischio di furti auto, diventa indispensabile l’installazione di un antifurto efficace. Su diversi modelli, questo tipo di soluzione è disponibile come optional da ordinare al momento stesso dell’acquisto in concessionaria, ma sul mercato si trovano tanti prodotti forniti da aziende specializzate che si possono installare in un secondo tempo.

Per chi non si accontenta o non vuole spendere soldi in un antifurto tradizionale c’è anche una terza via basata sull’utilizzo di un semplice telefonino. Questa soluzione è apparentemente meno sofisticata rispetto a certi prodotti in commercio, ma si dimostra molto efficace nel consentire alle Forze dell’Ordine di localizzare e recuperare la vettura in caso venga rubata.

Vediamo in pochi e semplici passaggi come creare un antifurto fai da te per l’auto usando un cellulare.

 

Scegliere il telefono cellulare adatto

Il primo passo per poter costruire un antifurto è quello della scelta del cellulare adatto allo scopo.

In linea di massima non servono apparecchi sofisticati o dotati di chissà quali caratteristiche, dato che gli unici requisiti per poter svolgere la funzione di antifurto sono la possibilità di mettere l’audio in modalità silenziosa durante le chiamate e la presenza della risposta automatica.

Per una maggiore efficacia è inoltre consigliabile la scelta di un telefonino fornito di un microfono di ottima qualità, ma è utile anche la capacità di assicurare una buona ricezione anche in presenza di un segnale di livello scarso.

 

Scegliere l’operatore telefonico

Il secondo passaggio è quello di scegliere l’operatore mobile a cui affidarsi per la scheda da inserire nel telefono-antifurto. Può andare bene anche un profilo prepagato o qualsiasi contratto che preveda il solo pagamento delle chiamate effettuate, così da mantenere bassi i costi.

In generale si può dare precedenza all’operatore con la migliore copertura nella zona, ma è importante anche la possibilità di funzionare in roaming nel caso in cui la vettura rubata venga portata all’estero. In ogni caso è bene mantenere segreto il numero di telefono assegnato alla SIM.

Prendere nota del codice IMEI

Scelto il telefono e l’operatore mobile manca un solo passaggio prima di passare all’installazione dell’antifurto sull’automobile ed è l’annotazione del codice IMEI (International Mobile Equipment Identity).

Questo codice è una serie di 15 numeri che identifica in maniera univoca ogni telefono cellulare, consentendo agli operatori telefonici di bloccare la SIM di un apparecchio smarrito o rubato dovunque esso si trovi.

Il codice IMEI è solitamente riportato in un’etichetta che si trova all’interno dello spazio in cui è alloggiata la batteria, che va rimossa per consentire di prendere nota del codice e conservarlo in un luogo sicuro. In alternativa si può digitare sul telefono la sequenza *#06# per far apparire il codice IMEI direttamente sullo schermo.

Predisporre il telefono

A questo punto è necessario inserire la carta SIM attiva nel dispositivo e verificare il corretto funzionamento della rete, magari provando ad effettuare o a ricevere una chiamata.

Il cellulare deve ora essere predisposto in maniera opportuna e vanno quindi abilitate la funzione di risposta automatica e quella di ricerca automatica della rete. Va impostato inoltre il PIN all’accensione ed è necessario bloccare la tastiera.

Un punto fondamentale è la disabilitazione di tutte le funzioni audio, compresi l’altoparlante, le suonerie, le notifiche dei messaggi e ogni genere di avviso acustico. Una soluzione sbrigativa e sicura potrebbe essere quella di rimuovere l’altoparlante fisicamente, ma questo implica un danneggiamento dell’integrità del telefono.

 

Montare l’antifurto in auto

Si arriva così alla parte più importante, ovvero il montaggio del cellulare in auto per farlo funzionare come antifurto. Sono necessari in questa fase un caricatore per auto adatto al telefonino che si intende usare e dei cavi elettrici per collegarlo alla batteria della vettura.

Dal caricatore non va tagliata la parte che viene solitamente inserita nella presa da 12 Volt, perché la sua presenza è fondamentale per far arrivare al cellulare il voltaggio richiesto, senza eccessi che potrebbero bruciarlo.

Fatti i collegamenti non rimane che sistemare il telefonino e il caricatore in una posizione dell’abitacolo ben nascosta, così da essere difficilmente visibile da chi sale a bordo.

 

Mettere in funzione l’antifurto

Dopo aver completato il montaggio e aver nascosto per bene il cellulare è necessario fare una prova per verificare il funzionamento dell’antifurto.

Una telefonata di prova consente di verificare se il cellulare è correttamente attivo, se la modalità silenziosa è impostata (a tale scopo si consiglia di provare anche ad inviare un SMS) e se la funzione di risposta automatica è attiva.

Durante la chiamata è importante stare fuori dalla vettura e chiedere a un amico di entrare in auto e di parlare, in modo da verificare se l’apparecchio è in in grado di riprodurre con sufficiente chiarezza i suoni provenienti dall’abitacolo. In caso di audio disturbato o di volume troppo basso, magari dovuti a un alloggiamento che ostruisce il microfono, è consigliabile scegliere un’ubicazione alternativa per nascondere il dispositivo.

 

Sfruttare l’antifurto per recuperare l’auto rubata

In caso di furto dell’auto il sistema può entrare in azione per agevolare un rapido recupero della vettura. Appena ci si accorge della sottrazione del veicolo si devono chiamare le Forze dell’Ordine e l’operatore telefonico spiegando il funzionamento dell’antifurto montato a bordo.

Vanno forniti sia il numero di telefono della SIM sia il codice IMEI ed è fondamentale chiedere espressamente all’operatore di non bloccare la SIM, come si usa fare nella normale procedura di smarrimento o furto dell’apparecchio.

 

Attendere la risposta delle Forze dell’Ordine

La Polizia o i Carabinieri potranno sfruttare la capacità di tracciamento della posizione del telefonino tramite la rete mobile per verificare gli spostamenti della vettura e procedere al suo recupero.

A tal fine potrebbe essere utile pure la possibilità di ascoltare gli eventuali dialoghi dei ladri dentro l’automobile, perché a volte anche il minimo riferimento all’ambiente circostante può fornire un’indicazione chiave per localizzare la posizione del veicolo.

In base a queste informazioni ci sono buone possibilità che l’auto venga ritrovata e restituita al legittimo proprietario.

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