Rolls-Royce Ghost II e Wraith: la prova su strada

Andrea Tomelleri
13 Luglio 2015
43 Foto
Rolls-Royce Ghost II e Wraith: la prova su strada

Al volante delle Rolls-Royce Ghost Series II e Wraith per un test drive esclusivo quanto affascinante sulle strade che costeggiano il lago di Lugano.

Al volante delle Rolls-Royce Ghost Series II e Wraith per un test drive esclusivo quanto affascinante sulle strade che costeggiano il lago di Lugano.

Non capita tutti i giorni di poter guidare “l’auto dei re”, sua maestà la Rolls-Royce. In un esclusivo evento a Lugano abbiamo avuto modo di provare non uno, ma ben due differenti modelli Rolls: la nuova Ghost Series II e la coupé Wraith. Nell’occasione il legame con la nobiltà era rimarcato anche dalla location della nostra prova, il prestigioso hotel Villa Principe Leopoldo, che fino al 1931 è stata la residenza estiva degli Hohenzollern, dinastia di principi elettori tedeschi. L’esclusiva struttura, maestosamente adagiata sulla “Collina d’oro” che domina il lago di Lugano, si è rivelata uno scenario perfetto per prendere contatto con le “nostre” eleganti Rolls-Royce grazie alla sua raffinata architettura post-moderna, ai loggiati con edera rampicante e allo straordinario terrazzo-giardino in totale vista lago.

Rolls-Royce Ghost Series II: esclusività senza eguali

Prendi il meglio che esiste e rendilo migliore”. Con queste parole Sir Henry Royce definiva la visione progettuale per la realizzazione delle sue auto. Una filosofia che trova autentica espressione nella Rolls-Royce Ghost Series II, modello che rinnova la tradizione all’insegna della modernità tecnologica. Presentata al Salone di Ginevra 2014, la nuova Ghost Series II vanta un design evoluto con l’introduzione di inediti gruppi ottici a Led, paraurti ridisegnati e inedite cromature. Per il resto lo stile rimane quello iconico e senza tempo che ha decretato il successo globale della Ghost. Tra gli elementi distintivi, e irrinunciabili, ritroviamo la griglia frontale a tempio greco, l’apertura delle porte posteriori controvento e il lunghissimo cofano solcato da scalfitture che dipartono dalla celebre “Spirit of Ecstasy” richiamando la scia di uno yacht.

L’abitacolo affascina per la commistione unica di artigianalità e tecnologia. Così nella plancia rivestita in Radica di vero legno con intarsi su richiesta del cliente è incastonato un moderno schermo 8,8 pollici da cui è possibile gestire in maniera intuitiva e veloce le diverse funzionalità della vettura in abbinamento alla manopola sul tunnel centrale. Quest’ultima è definita con l’evocativo nome di Spirit of Ecstasy Rotary Controller, che può essere tradotto come un iDrive molto più sofisticato ed evoluto. Da qui è possibile selezionare le impostazioni preferite per la navigazione, la connettività wi-fi, il computer di bordo e la riproduzione di musica, ma dobbiamo ammettere che la funzione più raffinata è il comando per la fuoriuscita della statuetta sul cofano: attraverso una selezione sullo schermo la preziosa “Spirit of Ecstasy”, una figura femminile alata che richiama la velocità, scende velocemente in un alloggiamento sulla griglia del radiatore, pronta a riemergere assecondando la volontà del proprietario. Davvero la classe si cela nei dettagli.

A bordo della Ghost Series II abbiamo avuto il privilegio di provare la vettura sia come passeggeri che come guidatore. Ma partiamo dall’inizio. Attraversare il piazzale d’ingresso dell’hotel Villa Principe Leopoldo, tra curatissimi giardini all’italiana e supercar parcheggiate, e accomodarsi sul divano posteriore dopo che l’autista ci ha aperto le portiere è qualcosa di veramente unico. La Ghost ci accoglie in un ambiente progettato nei minimi particolari per far sentire a suo agio i passeggeri tra rivestimenti in pregiatissima pelletteria, inserti in legno a profusione e tappetini in velluto. Dal lato tecnologico abbiamo a disposizione due schermi incastonati negli schienali dei sedili anteriori e i comandi della climatizzazione dedicati, da cui è possibile scegliere la direzione dei flussi d’aria che più ci aggrada utilizzando due levette cromate. Se avessimo bisogno di lavorare – occupazione che per la verità non ci è proprio passata per la mente a bordo della Ghost – potremmo aprire i due tavolinetti reclinabili in Radica e alluminio, dotati anche di supporto estensibile per il computer portatile. Appena la Ghost si muove si entra in un’altra dimensione, in cui regna il silenzio. Il nostro autista conduce la vettura in maniera impeccabile, con accelerazioni progressive e frenate dolci, perfettamente modulate: il livello di comfort è altissimo, tanto che la definizione “da prima classe” può apparire addirittura riduttivo. La sensazione di lusso e comodità appare superiore a quella offerta da una first class per via dell’esclusività artigianale che si respira nell’abitacolo di questa Rolls. Qualcosa di diverso anche rispetto alle altre ammiraglie di lusso pur impeccabili, ma senza anima, a partire dalla Bmw Serie 7 con cui condivide la tecnologia.

Una volta presi i comandi della nostra Ghost abbiamo capito come ci sente nei panni di un autentico chauffeur. Trovata la posizione di guida ottimale utilizzando le numerose regolazioni elettriche a disposizione, partiamo in totale souplesse e nel silenzio più assoluto. Nonostante sotto il cofano si celi un possente motore V12 6,6 litri, l’erogazione è estremamente modulata e docile, grazie alla trasmissione automatica ad 8 rapporti sviluppata dalla ZF. A bassa velocità lo sterzo è leggerissimo e molto progressivo e comunica al guidatore una sensazione di totale controllo del mezzo, che di lunghezza misura ben oltre cinque metri. Impostare le curve per ottenere il maggior comfort possibile diventa da subito un gioco, così come modulare la frenata per evitare la più piccola vibrazione. Rispetto ad un’auto normale sulla Ghost II si può fare affidamento su una meccanica impostata fin nella fase progettuale per questo scopo. E la differenza si vede, anzi si sente. Qualora volessimo comunque un feeling di guida più performante la vettura risponde immediatamente irrigidendo lo sterzo ed erogando senza esitazioni 570 cavalli e 780 Nm di coppia massima.

Rolls-Royce Wraith: regale sportività

Accomodarsi a bordo della Rolls-Royce più potente di sempre è un’esperienza unica fin dall’apertura della portiera, che è incernierata controvento. Una volta seduti sulle maestose poltrone non resta che richiudere la porta, utilizzando un comodo comando elettrico, per entrare in un mondo ovattato fatto di lusso e sportività. La Wraith non è semplicemente la versione coupé della Ghost, ma una differente declinazione di Rolls-Royce che pone al centro il guidatore rispetto ai passeggeri. Questo lo si percepisce soprattutto al volante, dove l’impostazione più sportiva emerge nella regolazione dello sterzo, più pronto, e nell’erogazione del motore V12 6,6 litri twin-turbo, che qui privilegia le prestazioni al comfort. La potenza sulla Wraith comunque non è mai urlata, ma attende pazientemente di essere scatenata. Basta una maggiore pressione sul pedale destro e la Wraith saprà soddisfare le velleità sportive dei conduttori più smaliziati porgendo con garbo ben 632 cavalli e 800 Nm di coppia a partire da appena 1500 giri/min. Inoltre la trasmissione automatica ad 8 rapporti asseconda le intenzioni del guidatore con prontezza avvalendosi dell’avanzata tecnologia Satellite Aided Transmission, che utilizza le informazioni della mappa satellitare a scopo predittivo e contribuisce a selezionare in tempo reale la marcia più idonea al tratto di strada che la vettura sta percorrendo. Parlando di prestazioni, l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi è da vera supercar e la ripresa non è da meno. Avendo assaggiato le potenzialità sportive della Wraith durante la nostra prova, comprendiamo come questa sportiva abbia potuto battere concorrenti blasonate come Maserati e Porsche sullo storico circuito del Goodwood Festival of Speed 2015, stabilendo il nuovo record del tracciato.

Trovare difetti a vetture di questo tipo è davvero difficile, non possiamo che attaccarci al prezzo che parte da 285.000 euro per la Ghost e da 300.000 euro per la Wraith, personalizzazioni escluse. Un aspetto, comunque, che difficilmente sarà tenuto in conto da chi decide di regalarsi una Rolls.

Rolls-Royce Ghost Series II e Wraith: prova su strada

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