Volkswagen: un maxi investimento per lo sviluppo dell’auto del futuro

Francesco Giorgi
17 Novembre 2017
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Ottanta modelli elettrificati entro il 2025, ricerca su nuove funzionalità di guida autonoma e digitalizzazione: così VW prepara il futuro dell’auto.

Volkswagen si prepara a calare il carico pesante per assumere, in un’ottica a medio termine, un ruolo di leader nel settore dell’elettrificazione automotive. L’indiscrezione, raccolta in queste ore dai taccuini Reuters, sarebbe rivolta ad un mega investimento nell’ordine di 70 miliardi di euro, che Wolfsburg potrebbe spalmare in cinque anni (dal 2018 compreso, al 2022): gli obiettivi di spesa dovrebbero essere discussi a brevissimo.

Ovviamente, bocche cucite fra i “piani alti” VW, in questi mesi occupati a girare pagina dal clamore mondiale suscitato nell’autunno del 2015 dal “Dieselgate”, il caso delle emissioni degli ossidi di azoto che, se una conseguenza l’ha provocata, a quanto pare sta spingendo i big player del comparto auto a definire concretamente nuove strategie di sviluppo della mobilità “green”.

In effetti, il maxi programma (e la relativa grande iniezione di investimenti) c’è, come puntualizza oggi una news pubblicata nell’edizione online del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung: e si tratta, più in dettaglio, di un ampio progetto di innovazione, che comprenderebbe non soltanto la e-mobility, ma anche nuove funzionalità di guida autonoma e di digitalizzazione: un piano da 34 miliardi di euro, come deliberato dal Consiglio di vigilanza VW.

Entro il 2025, quindi in uno spettro di sette anni dal 2018, i vertici di Wolfsburg si prefiggono di arricchire la lineup a basse (o zero) emissioni con non meno di 80 nuovi modelli elettrificati: di questi, una cinquantina sarebbero 100% elettrici. E, al 2030, il Gruppo (quindi ciò potrebbe valere per tutti i dodici “brand di VAG) avrebbe intenzione di contare su almeno una declinazione elettrica per ciascun modello.

Del capitolato finanziario farebbe parte anche l’adeguamento degli impianti di produzione, in particolare (sempre secondo il Frankfurter Allgemeine Zeitung) il complesso di Zwickau, la “cittadella sassone dell’automobile” nella quale VW è presente dal 1990 e dove, ad oggi, avviene la produzione in serie di Volkswagen Polo, Golf, Passat e la produzione delle carrozzerie di Phaeton e Bentley (queste ultime vengono, poi inviate a Dresda e in Gran Bretagna per l’assemblaggio dei veicoli). Zwickau potrebbe diventare il futuro ”hub” centrale per lo sviluppo della e-mobility, mentre le rispettive produzioni di VW Passat e Golf sarebbero trasferite, nell’ordine, a Emden ed a Wolfsburg. “Il nostro progetto è di creare le basi per rendere Volkswagen il marchio numero uno nel settore dell’auto elettrica entro il 2025”, sottolinea l’amministratore delegato Matthias Müller.

È peraltro notizia di ieri, e la riportiamo per completezza, il “big deal” elettrico comunicato da Jochen Heizmann, responsabile delle operazioni Volkswagen per la Cina: un programma di sviluppo per nuovi modelli a zero emissioni, ibridi e ibridi plug-in da attuare, mettendo sul piatto oltre 10 miliardi di euro entro il 2025, con diversi partner cinesi. L’inizio della produzione (occorre tenere presente che il marcato cinese è della massima importanza per le principali Case auto impegnate nei progetti eco friendly, in virtù delle concrete misure di aiuto ed incentivo in vigore localmente) è previsto entro la metà del 2018, e le vendite partiranno nella seconda metà dell’anno.

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