Mercedes B F-Cell, l’idrogeno è realtà

Francesco Giorgi
11 Dicembre 2009
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Mercedes B F-Cell, l'idrogeno è realtà

Un primo lotto di 200 unità andrà a clienti in Europa e negli USA. 400 km l’autonomia, 170 km/h la velocità, consuma come 3,3 l/100 km il consumo

Un primo lotto di 200 unità andrà a clienti in Europa e negli USA. 400 km l’autonomia, 170 km/h la velocità, consuma come 3,3 l/100 km il consumo

Avanti tutta con l’idrogeno. La Mercedes crede nelle risorse offerte da questa risorsa, e si prepara al “lancio” di una prima flotta di esemplari della Classe B F-Cell, che per la Mercedes sarà la prima vettura a propulsore elettrico alimentata a celle di combustibile prodotta in serie.

I piani produttivi comunicati alcuni mesi fa, dunque, sembrano rispettati: la scorsa estate, la Mercedes aveva comunicato che i primi esemplari della Classe B a idrogeno avrebbero presto debuttato. Ed ecco che ci siamo.

Al momento, è stata avviata la produzione di un primo quantitativo di 200 unità, che all’inizio della primavera 2010 saranno consegnati ad altrettanti clienti selezionati, in Europa e negli Stati Uniti.

La ricerca intrapresa a Stoccarda su questo tipo di alimentazione, dunque, prosegue. Ed è curioso che pochi giorni fa, BMW abbia comunicato l’abbandono dello sviluppo di auto alimentate a idrogeno (seppure basate su motori “tradizionali” a quattro tempi). Un punto in più per Mercedes.

Anche se c’è da dire che la B F-Cell nasce dopo 5 anni di sviluppo su una tecnologia analoga, quella studiata sulla Classe A F-Cell, presentata nel 2004 e da allora oggetto di studio da parte di un centinaio di collaudatori che l’hanno testata in Europa, negli USA, in Giappone e a Singapore.[!BANNER]

La B F-Cell nasce dall’esperienza accumulata in cinque anni sulla tecnologia delle celle di combustibile, che genera trazione senza emissioni nocive. Siccome la propulsione è garantita da un motore elettrico alimentato a celle di idrogeno, dallo scarico l’unica emissione che fuoriesce è vapore acqueo.

Rispetto alla Classe A, il gruppo propulsore della ClasseB F-Cell (“comandato” da un motore elettrico sincrono ad eccitazione permanente in grado di sviluppare 136 CV) avrà un ingombro ridotto del 40%, e allo stesso tempo un 30% in più di potenza e consumi ridotti del 30%, per 400 km di autonomia. Questa è garantita dai 4 kg di capacità dei tre serbatoi, sistemati all’interno del pianale della vettura, dentro i quali l’idrogeno viene accumulato a una pressione di 700 bar.

Ad accumulare l’energia ci pensa una batteria agli ioni di litio ad alto voltaggio, che sviluppa 1,4 kWh e il cui raffreddamento è garantito dall’impianto di climatizzazione. L’accumulatore è stato sviluppato sull’esperienza maturata con la S400 Hybrid, che ha aperto la strada alla produzione di serie delle “ibride” Mercedes di ultima generazione.

La scelta di alloggiare tutto il propulsore sotto il pavimento della vettura, oltre che nel vano motore, risponde a una esigenza di razionalizzazione degli spazi: in questo modo, con un semplice rialzo del pianale (una soluzione mutuata dalla Classe A F-Cell) è possibile sistemare i serbatoi e le batterie, componenti che non hanno ancora raggiunto un livello di miniaturizzazione tale da renderli disponibili per un loro alloggiamento sotto i pianali dalle stesse dimensioni di quelli delle versioni a benzina e a gasolio.

Dati alla mano, qualcosa nel bagagliaio viene sacrificato: la capienza del vano di carico, nella B F-Cell, risulta di 416 litri. Ricordiamo che, nei modelli già sul mercato, il volume del bagagliaio è di 544 litri. Pensiamo, tuttavia, che la novità della propulsione a celle di idrogeno farà dimenticare questo piccolo handicap “veniale”. Nei prossimi anni, lo sviluppo della tecnologia renderà le dimensioni della componentistica tali da essere sistemata al meglio nelle strutture standard.

I valori prestazionali sono di sicuro interesse: detto dell’autonomia di 400 km con un “pieno”, la velocità massima dichiarata dalla Casa è di 170 km/h (vale a dire 30 km/h in più rispetto alla Classe A F-Cell).

Riguardo ai consumi: equiparando questa vettura a una pari classe a motore “tradizionale”, il consumo è equivalente a 3,3 litri di gasolio per 100 km.

Il futuro, insomma, inizia da qui. Resta da completare, per una diffusione ancora maggiore della tecnologia dell’idrogeno, la rete dei distributori, che in Germania – il Paese dalla tecnologia, in questo senso, più avanzata – le stazioni di erogazione dell’idrogeno sono in via di ampliamento da parte della stessa Daimler, che ha avviato un programma di sviluppo assieme alle Compagnie che possiedono le reti di distribuzione, su scala nazionale e all’estero.

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