Maserati Boomerang del 1972: esemplare unico all’asta

Francesco Giorgi
02 Luglio 2015
41 Foto
Maserati Boomerang del 1972: esemplare unico all'asta

Disegnata da Giugiaro e pietra miliare del design “moderno”, a settembre la Maserati Boomerang del 1972 sarà battuta all’incanto a un’asta di Bonhams.

Disegnata da Giugiaro e pietra miliare del design “moderno”, a settembre la Maserati Boomerang del 1972 sarà battuta all’incanto a un’asta di Bonhams.

Da Torino e Ginevra ai concorsi internazionali; e adesso, all’asta: è il “percorso di vita” dell’unico esemplare esistente di Maserati Boomerang, “one – off” costruita dal marchio del Tridente nel 1971 (allora Maserati si trovava sotto il controllo di Citroen, che l’avrebbe abbandonata nel 1975) su disegno di Giorgetto Giugiaro. La vettura, che si caratterizza – come molti dei progetti che portano la firma del fondatore di Italdesign – per una linea decisamente “a cuneo”, sarà battuta all’asta il prossimo 5 settembre, a Chantilly (Francia) in un evento che sarà organizzato dalla Casa d’aste Bonhams, specializzata in vetture d’epoca di grande prestigio ed estrema rarità. Il valore della concept Maserati Boomerang non è stato reso noto, tuttavia una stima “di massima” indica una cifra che si aggira su 4 milioni di dollari (circa 3.600.000 euro): sarà questa la base d’asta? Lo sapremo più avanti.

Quello che è certo, è l’indiscutibile appeal della vettura, che gli appassionati di design indicano come una pietra miliare dello stile “moderno”: la Maserati Boomerang racchiude in sé molti degli stilemi poi concretizzatisi in successivi modelli di produzione: il tipico “carattere” Giugiaro – linea bassa e larga, angoli spigolosi, andamento del corpo vettura proteso verso la strada – hanno fatto scuola nelle successive Maserati Merak, nella Lotus Esprit, nella sfortunata DeLorean MC12. E, a quanto afferma Philip Kantor, responsabile per la Divisione Motoring di Bonhams Europe, la Boomerang è stata fonte di ispirazione per vetture realizzate in milioni di esemplari, e che hanno davvero contribuito a scrivere dei nuovi capitoli nella storia dei rispettivi marchi: ci si riferisce, ad esempio, a Lancia Delta (nella prima serie del 1979) e Volkswagen Golf (il primo modello, che vide la luce nel 1974), nelle quali si intuiscono alcune delle caratteristiche di stile proprie della matita di Giugiaro e, dunque, anche di Maserati Boomerang.

La concept Maserati Boomerang – che, è bene ricordarlo, si presenta regolarmente targata e immatricolata: pronta per l’impiego stradale – venne inizialmente esposta come prototipo non funzionante al Salone di Torino 1971. La successiva uscita avvenne al Salone di Ginevra 1972: in quel caso, sotto il cofano (o meglio: alle spalle dell’abitacolo) la Boomerang era stata equipaggiata con il classico V8 a 90° da 4.719 cc che già faceva parte delle motorizzazioni Maserati a cavallo fra gli anni 60 e 70, distribuzione a doppio Albero a camme in testa per una potenza di 310 CV e una velocità che venne indicata nell’ordine di 300 km/h. Fra le caratteristiche distintive del progetto Boomerang, l’inusuale disposizione della strumentazione, interamente raggruppata all’interno del volante.

Dopo le “passerelle” di Torino 1971 e Ginevra 1972, la concept Maserati Boomerang fece un’ultima apparizione al Salone di Barcellona 1974; dopodiché venne ceduta a un collezionista privato. Negli anni, la vettura è stata esposta a Parigi (Bagatelle Concours 1990) dopo essere passata di proprietà e nel 2000 alla rassegna “Monterey Historic Automobile Races”: per l’occasione, la vettura era stata sottoposta a un accurato restauro. 

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