Maserati: nel cuore della passione

Valerio Verdone
15 Marzo 2012
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Maserati: nel cuore della passione

Abbiamo visitato la sede della Maserati a Modena per vedere come nascono le vetture del Tridente.

Abbiamo visitato la sede della Maserati a Modena per vedere come nascono le vetture del Tridente.

Il nome Maserati rappresenta un mondo speciale per ogni appassionato, un universo fatto di competizioni, di automobili straordinarie e di una tradizione del made in Italy che oggi più che mai vive un nuovo periodo di splendore. Accompagnati da Giorgio Manicardi, una persona che respira l’aria del Tridente da oltre 40 anni ed è stato per diverso tempo responsabile del mercato estero, siamo entrati nella sede in viale Ciro Menotti a Modena, un edificio storico in cui la Maserati si stabilì nel lontano 1937, passando direttamente dal nuovo showroom inaugurato nei primi anni 2000 in cui spicca la scultura ad anello realizzata da Ron Araad.

Già dai parcheggi capiamo che la Maserati ha una tradizione fortissima che si manifesta attraverso un insieme di vetture stilizzate dai nomi mitici come la 450 S, la 5000 GT, oppure creazioni da corsa come la splendida 250F. Poi l’occhio cade sull’ingresso della fabbrica vera e propria, dove nascono sogni a 4 ruote caratterizzati da una nobile eleganza unita al DNA corsaiolo. La Maserati ha vissuto alti e bassi nel corso della sua vita travagliata, ma ha vinto il campionato del mondo di Formula 1 con Fangio nel 1957 e ha realizzato modelli indimenticabili come la 3500 GT, la Ghibli, la Mistral, la Merak, la Bora e la Quattroporte. Nel 1995 è entrata nell’orbita Ferrari e da allora ha ritrovato lo smalto dei bei tempi.

Dietro le quinte del Tridente

Ma vediamo come prendono vita le varie GranTurismo, GranCabrio e Quattroporte. Le scocche arrivano dalla ITCA di Torino e vengono predisposte per la loro entrata nella linea di produzione passando per 15 stazioni, dove per prima cosa vengono tolte le porte. In altre 12 stazioni vengono preparati i cruscotti: si tratta di un processo separato per migliorare la velocità dell’assemblaggio.

Dopo di che si arriva nelle due linee di produzione che realizzano le Maserati facendole passare attraverso 24 stazioni: nelle prime 12 viene montata la meccanica, mentre nelle altre gli operai si dedicano agli interni. Per rendere il lavoro più agevole e salvaguardare la salute degli operai, la Maserati utilizza dei ganci automotori che afferrano l’auto dall’alto e la ruotano fino a 85 gradi. Ad ogni stazione troviamo 2 persone che operano sull’auto, più sei capi team. Per prima cosa vengono montati l’impianto elettrico e le paratie del sottoscocca, poi si passa al motore e al cambio che arrivano sulle vetture come dei gruppi unici preparati in precedenza. In seguito, si passa agli interni che vengono realizzati partendo dalle cinture di sicurezza e dagli altoparlanti dell’impianto audio fino ad arrivare al volante e al montaggio delle porte.

Ognuna delle 28 vetture che vengono realizzate ogni giorno sono già state ordinate dai loro acquirenti ed ogni carrello con i componenti ha al suo interno i materiali e le finiture specifiche scelte dal proprietario. Ci sono più di 40 milioni di combinazioni disponibili, per cui difficilmente una Maserati sarà uguale ad un’altra. Tra gli ordini più stravaganti segnaliamo una GranTurismo 4.7 rosa shocking e una Maserati realizzata nella stessa tonalità cromatica di una pietra portata in azienda dal suo facoltoso acquirente.

Ogni vettura realizzata è sottoposta ad una serie di scrupolosi controlli prima di andare su strada passando al testing che annovera ben 15 stazioni. Infine, viene provata lasciando i km percorsi sul contachilometri e arriva in finizione per il controllo finale. L’azienda modenese punta molto sul fattore umano e sulla passione di chi lavora al suo interno, infatti c’è un solo robot al suo interno ed è adibito al montaggio dei vetri.

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