Boom di furti nel 2024: i veicoli commerciali e le due ruote nel mirino
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Il recente Dossier LoJack 2024, basato sui dati del Ministero dell’Interno, getta luce su un quadro allarmante riguardante i furti veicoli in Italia. I numeri non lasciano spazio a dubbi: si parla di 31.713 furti di moto e scooter, con oltre 18.000 mezzi mai recuperati. Particolarmente preoccupante è l’impennata del 112% nei furti di veicoli commerciali, un dato che segna un netto cambiamento nelle strategie dei malviventi.
Nel mercato nero delle due ruote, i numeri rimangono stabili rispetto al 2023, ma il tasso di recupero si attesta su un preoccupante 43%. Tra i modelli più rubati, l’Honda SH domina la scena con ben 8.050 unità sottratte, seguito dal Piaggio Liberty (2.757) e dall’Aprilia Scarabeo (1.913). Anche il Yamaha T-Max continua ad essere nel mirino dei criminali, con 1.415 esemplari rubati e un tasso di recupero che scende ulteriormente al 32%. Questi dati evidenziano come specifici modelli siano particolarmente ambiti, probabilmente per il loro valore nel mercato dei ricambi o per il traffico internazionale.
La distribuzione geografica dei furti evidenzia delle aree critiche: il Lazio e la Campania si posizionano ai vertici della classifica con rispettivamente 6.419 e 6.008 furti, seguite dalla Sicilia (4.820) e dalla Lombardia (4.397). La Puglia, pur essendo nota per i furti d’auto, registra “solo” 1.407 casi relativi alle due ruote, un dato che merita attenzione ma che appare meno grave rispetto ad altre regioni.
Un aspetto di grande rilevanza è il drammatico aumento dei furti di veicoli commerciali, che in un solo anno sono passati da 619 a 1.310 casi. Questo incremento è accompagnato da un calo del tasso di recupero, sceso dal 50% al 41%. La Sicilia e il Lazio emergono come le regioni più colpite, con 223 e 197 episodi rispettivamente. Tra i marchi più bersagliati, spicca Iveco, con 948 unità sottratte, che rappresentano il 72% del totale dei furti in questa categoria. Questi numeri indicano una crescente professionalizzazione delle reti criminali, che sembrano orientarsi sempre più verso obiettivi specifici e ben definiti.
Il fenomeno dei furti non è solo una questione locale, ma si intreccia con dinamiche internazionali. Il mercato nero dei ricambi e il traffico di veicoli rubati verso l’Est Europa continuano a prosperare, alimentati dalla domanda di componenti di valore e dalla facilità con cui i mezzi possono essere smistati al di fuori dei confini nazionali. La situazione richiede un’attenzione sempre maggiore da parte delle autorità e delle aziende del settore, per implementare misure di prevenzione e tecnologie di tracciamento più efficaci.
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