Proseguono le difficoltà economiche per Saab, che venderà alcune proprietà immobiliari per avere la liquidità necessaria a riavviare la produzione.
Proseguono le difficoltà economiche per Saab, che venderà alcune proprietà immobiliari per avere la liquidità necessaria a riavviare la produzione.
Non naviga certo in acque tranquille Saab, la casa automobilistica svedese che dopo l’abbandono da parte di General Motors sembra non riuscire a trovare una solida base attraverso cui proseguire la sua avventura sul mercato.
Dopo aver rischiato il fallimento, il costruttore era stato inizialmente salvato da Spyker, ma adesso sono arrivate nuove e consistenti difficoltà di ordine economico che hanno impedito il proseguimento della produzione per via dell’impossibilità a pagare i fornitori e a garantire gli stipendi degli stessi dipendenti.
Così, dopo che nella giornata di ieri erano arrivate rassicurazioni in tal senso, con l’arrivo di fondi dalla cinese Pang Da Automobile Trade, che ha anticipato 30 milioni di euro, è notizia odierna la decisione di mettere in vendita alcune proprietà immobiliari, in modo da ottenere quella liquidità necessaria a riprendere la normale produzione.
Come assicurato da Swedish Automobile (il nuovo nome assunto da Spyker), il gruppo Saab venderà il 50,1% di Saab Property, la società che gestisce il patrimonio immobiliare dell’azienda, una mossa che dovrebbe consentire di far entrare in cassa circa 28 milioni di euro, pari a 255 milioni di corone svedesi.
La nuova iniezione di liquidità dovrebbe finalmente consentire di far ripartire la produzione, ormai ferma dall’8 giugno, ma non è ancora da considerarsi una strategia sufficiente al rilancio definitivo, tanto che la nota diffusa da Swedish Automobile prosegue assicurando che le contrattazioni proseguono con l’obiettivo di trovare nuovi fondi, non mancando però di sottolineare una certa difficoltà e una grande incertezza nel raggiungere questo obiettivo.