A pochi giorno dal lancio della Fiat 500, Sergio Marchionne punta a portare i motori a gas negli Usa, grandi produttori di questo combustibile.
A pochi giorno dal lancio della Fiat 500, Sergio Marchionne punta a portare i motori a gas negli Usa, grandi produttori di questo combustibile.
Sergio Marchionne vuole portare nei motori delle auto statunitensi l’alimentazione a gas, oggi prerogativa principalmente italiana in cui Fiat è leader in Europa.
Il numero uno del Lingotto sostiene che le auto a gas offrono un notevole abbattimento delle emissioni nocive, oltre a essere economiche. In occasione di una delle sue numerose missioni dall’altro lato dell’Atlantico, il manager ha anche sottolineato che la scommessa che General Motors, Nissan e Toyota stanno facendo sull’auto elettrica presenta ancora troppi ostacoli incentrati soprattutto sulla difficoltà di ricarica per le batterie.
Per Marchionne, dunque, il futuro dell’alimentazione delle auto americane potrebbe essere proprio questo gas di cui il Paese ha grandi riserve naturali al punto che le esporta in altre aree del mondo. Dello stesso avviso anche un ricercatore del Politecnico di Milano, che ha confermato la strategia di Fiat in questa direzione definita addirittura “quasi obbligatoria” dato che è ancora molto indietro nella produzione di motori elettrici.[!BANNER]
I conti li fa la stessa azienda torinese: il costo aggiuntivo di un motore che utilizza gas naturale è negli Usa di 3.000 dollari, contro i 3.300 di un propulsore a gasolio e gli 8.000 euro per un ibrido.
Negli Stati Uniti General Motors, da quest’anno, ha iniziato a vendere alle flotte aziendali veicoli con motori alimentati a gas naturale, cosa che fino a oggi solo Honda aveva iniziato a fare.
