Colpa del sisma, delle alluvioni e della forza dello yen. Ma la Casa è ottimista per la chiusura di marzo: l’utile sarà di 200 miliardi di yen.
Colpa del sisma, delle alluvioni e della forza dello yen. Ma la Casa è ottimista per la chiusura di marzo: l’utile sarà di 200 miliardi di yen.
La Toyota, nei primi nove mesi dell’esercizio 2011/2012 (da marzo a novembre 2011), ha dimezzato l’utile netto, con un calo del 57,5% a 162,5 miliardi di yen (1,62 miliardi di euro) e un fatturato diminuito del 10,2% a 12.881,1 miliardi di yen (128,81 miliardi di euro).
La contrazione, spiega la Casa giapponese, si è verificata «con le vendite frenate dal sisma nel nordest del Giappone, le inondazioni in Thailandia e il continuo apprezzamento dello yen».
Nonostante la forza della moneta metta in difficoltà le esportazioni e la produzione risenta ancora dei disagi creati dai cataclismi, la Toyota è ottimista nelle previsioni della chiusura dell’intero esercizio (marzo 2012), che crede di raggiungere con un utile netto di 200 miliardi di yen, rispetto ai 180 miliardi previsti a dicembre, e con ricavi pari a 18,3 mila miliardi di yen, contro i 18,2 stimati. L’aspettativa è di vendere 7,41 milioni di veicoli.