Volkswagen, la leadership mondiale già nel 2011

Andrea Barbieri Carones
24 Ottobre 2011
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Volkswagen, la leadership mondiale già nel 2011

Già nel 2011 Volkswagen potrebbe diventare il primo costruttore al mondo, complici le difficoltà di Toyota, che però potrebbe recuperare nel 2012.

Già nel 2011 Volkswagen potrebbe diventare il primo costruttore al mondo, complici le difficoltà di Toyota, che però potrebbe recuperare nel 2012.

L’obiettivo di Volkswagen di diventare il primo costruttore automobilistico al mondo potrebbe avverarsi con qualche anno di anticipo. Se il management della Casa di Wolfsburg puntava all’anno 2018 per salire sul gradino più alto del podio scalzando Toyota e General Motors, fino a oggi al primo e al secondo posto di questa classifica, i dati del 2011 potrebbero riservare delle sorprese.

I dati parlano chiaro: le vendite del gruppo VW potrebbero salire del 13% e raggiungere quota 8,1 milioni, sulla base di una ricerca effettuata da Bloomberg. Incremento anche per GM, con più 8% e 7,55 milioni di immatricolazioni. Toyota, a causa del terremoto e dello tsunami che hanno provocato danni molto ingenti all’azienda con il blocco della produzione, scenderà di circa il 9% attestandosi a 7,27 milioni di nuove vetture. E anche le ultime notizie non sono rosee, visto che la produzione degli stabilimenti situati in Tailandia sarà sospesa a causa delle recenti inondazioni.

Anche se si ritiene che sia solo un risultato temporaneo, VW si prepara a brindare senza dimenticare che gran parte del successo arriva dalla Cina – dove le vendite del gruppo sono salite del 20% fino a quota 2,3 milioni – e soprattutto dall’India dove l’azienda finirà l’anno con un raddoppio, come stima una società di ricerche. Nel caso del subcontinente, comunque, i margini di crescita sono particolarmente elevati visto che le consegne hanno toccato quota 116.000. Del resto i tedeschi non sono gli unici a puntare su questi mercati, visto che anche GM ci guarda con interesse dopo gli incrementi a due cifre percentuali. In Cina, il costruttore di Detroit raggiunto per la prima volta quota 2 milioni di consegne

Nel 2012, tuttavia, lo scettro potrebbe tornare in mani nipponiche dopo la completa ristrutturazione dei plant danneggiati dal sisma che porterebbero Toyota a “sfornare” 8,4 milioni di auto o, comunque, mezzo milione più di VW.

Ma non è detto nemmeno questo, visto che un altro istituto di ricerche stima che il costruttore di Wolfsburg nel 2012 vincerà al fotofinish per 50.000 unità.

Intanto qualche piccola nube si addensa attorno agli uffici di Wolfsburg: Moody’s ritiene che la fine dell’alleanza con Suzuki avrebbe un effetto negativo sul rating di credito, perché limiterebbe la possibilità di crescita nel mercato asiatico, India in primis, dove la Casa del sol levante è molto forte.

La quota del 19,9% detenuta da VW, infatti, potrebbe essere ceduta in seguito alla disputa sorta dopo che dal quartier generale Suzuki si erano scelti dei motori Fiat per equipaggiare le SX4 e non propulsori tedeschi, come sarebbe stato convenuto in occasione della stipula dell’alleanza, nel 2009.

Un altro scambio di accuse si era avuto qualche mese fa, quando i nipponici accusavano i tedeschi di non consentire un valido scambio di tecnologia sui motori ibridi, come era invece stato deciso nell’accordo.

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