Alfa Romeo: la rivoluzione è dietro l’angolo

Francesco Giorgi
04 Giugno 2018
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Le anticipazioni inserite nel piano industriale FCA 2018-2022 vedono Alfa Romeo al centro di un marcato programma di sviluppo. Due i modelli sportivi di punta: 8C e GTV. Ecco i primi dettagli.

La futura GTV e una 8C tutta nuova; ulteriori arrivi destinati ad arricchire le proposte di segmento SUV e crossover, compresa una inedita variante a propulsione elettrificata, così come avverrà per ogni modello della futura produzione, che proporrà una specifica versione “low emission”; la (ormai “obbligatoria”) attenzione alla Cina, che da tempo chiede ai big player lo sviluppo di modelli caratterizzati da soluzioni esclusive (segnatamente, dimensioni più “generose” in termini di lunghezza);  un sostanziale aggiornamento per Giulia e Stelvio, le proposte che dal momento delle rispettive presentazioni hanno contribuito in maniera fattiva al “new deal” del Biscione, orientato ad un monte-vendite da 400.000 unità all’anno entro il 2022, ed al raggiungimento di un margine operativo del 10%.

Questi sono i programmi e le cifre per Alfa Romeo, resi noti venerdì scorso, in occasione del Capital Markets Day FCA, dal numero uno dell’”asse Torino-Detroit” Sergio Marchionne e, nello specifico, dall’amministratore delegato Alfa Romeo Tim Kuniskis.

La presentazione del piano industriale FCA 2018-2022 (qui il nostro approfondimento) ha fatto leva su un paradigma di fondo: per consolidare uno specifico riposizionamento nei mercati-chiave, Fiat-Chrysler Automobiles concretizza la strategia di graduale abbandono dei modelli più “generalisti” – settore nel quale Fiat ha giocato, per decenni, ruoli di primo piano – per concentrare i propri obiettivi su specifiche “nicchie”: vetture di riferimento nel settore “small premium”, SUV e offroad, e novità marcatamente sportive. Il tutto, in funzione dei singoli marchi che fanno capo all’orbita FCA.

Alfa Romeo compresa, ovviamente: il lungo periodo di “riqualificazione” dello storico marchio ha iniziato, in parte, a dare i propri frutti: le vendite, dall’epoca del precedente piano industriale FCA (2014) hanno conosciuto un relativo aumento (66.000 esemplari venduti nel 2014; circa 110.000 nel 2017), e per quest’anno si prevedono 170.000 unità, preludio ad un consuntivo di 400.000 esemplari nel 2022. Appare dunque evidente, anche alla luce di quanto messo in pratica dai principali competitor, la necessità di procedere ad un “refresh” della lineup Alfa Romeo, che fra quattro anni – come evidenziato dai vertici del Gruppo al meeting di venerdì scorso che si è tenuto a Balocco – si concentrerà su quattro segmenti. Gli stessi dell’attuale produzione, tuttavia con una differenza sostanziale: Alfa Romeo MiTo sparirà (il segmento B resterà dunque vuoto), mentre contestualmente verrà “lanciato” il futuro SUV big-size di segmento E, nel quale ad oggi Alfa Romeo non possiede alcun modello. Fra le altre novità che vedremo entro il 2022, un raddoppio nella gamma di segmento C (una nuova generazione di Giulietta, della quale si è ipotizzato in tempi recenti; la presentazione di uno “Sport Utility” di medie dimensioni, e che probabilmente verrebbe allestito sulla medesima piattaforma); ed un aggiornamento nel segmento D, con le edizioni-restyling di Alfa Romeo Giulia e Stelvio e lo sviluppo di corrispondenti versioni a passo lungo per il mercato cinese.

Per la gioia degli enthusiast del Biscione, che da sempre individuano nella “passione Alfa” specifici riferimenti di immagine dichiaratamente sportiva, il segmento delle “supercar” prevede, al 2022, due novità che in queste ore hanno già iniziato a far parlare di se, scatenando l’impazienza di molti appassionati del “Quadrifoglio”: una coupé alto di gamma dall’irresistibile sigla “GTV”, e una nuova generazione di 8C, supercoupé sviluppata nel 2017 e declinata in 500 esemplari coupé ed altrettanti spider.

Questi ultimi due annunci, se letti insieme ai programmi di sviluppo di gamma ed alla “rivoluzione powertrain” e di tecnologie di ausilio alla guida (ogni modello Alfa Romeo possiederà varianti a propulsione ibrida, mild hybrid E-Boost ed ibrida plug-in; senza contare l’adozione di sistemi di guida autonoma L2 ed L3), aiutano a meglio comprendere il new deal Alfa Romeo indicato dai “piani alti” FCA alla presentazione del piano industriale 2018-2022.

Il modello che fa già venire l’acquolina in bocca agli aficionados del marchio è la futura 8C: una vettura “ovviamente” del tutto rinnovata rispetto alla ultrasportiva del 2007, e che porterà in dote inedite – per Alfa Romeo – tecnologie di propulsione, tutte all’insegna della massima potenza ottenibile da una “Gittì” di gamma super-esclusiva e perfettamente in linea non soltanto con l’immagine del marchio (nell’immaginario collettivo, la storica Alfa Romeo 33 rappresenta un punto fermo nella concezione che il mondo degli sportivi nutre verso il Biscione: lo conferma, fra l’altro, il fatto che uno dei diciotto esemplari prodotti a fine anni 60 si è aggiudicato al recentissimo Concorso d’Eleganza Villa d’Este due premi, compresa la Coppa d’Oro); ma anche nella “sfida” con i concorrenti internazionali, che escluse le supercar italiane si riassumono in Porsche e McLaren.

La futura Alfa Romeo 8C verrà sviluppata su un telaio monoscocca in fibra di carbonio (c’è da aspetarsi che anche la pannellatura della carrozzeria si completerà con elementi del medesimo materiale), della quale FCA ha fornito un primo render: un gioco di charo-scuro permette di individuare un profilo “ovviamente” sinuoso del corpo vettura, con abitacolo pressoché centrale, zona anteriore rastremata e coda “tronca”; una linea nettamente diversa dalla precedente 8C e dalla “progenitrice” 33 Stradale, e che si direbbe più ispirata al design Ferrari. Relativamente all’impostazione motoristica, ecco una sorpresa che conferma l’indirizzo tecnologico improntato da FCA in funzione dei segmenti di appartenenza dei nuovi modelli: Alfa Romeo 8C sarà equipaggiata con un modulo powertrain ad alimentazione ibrida. Nel dettaglio, la zona centrale della vettura ospiterà un motore “termico” (V6 sovralimentato con doppio turbocompressore) finalizzato al trasferimento del moto alle ruote posteriori, mentre all’avantreno sarà collegato un sistema 100% elettrico. La potenza annunciata (oltre 700 CV) si distacca totalmente da quanto sprigionato, negli anni scorsi, da 8C “2007” (450 CV), e fa della futura 8C l’Alfa Romeo più potente di sempre. Anche in termini prestazionali: se la velocità massima verrà ufficializzata più avanti, i riflettori vengono già puntati sull’accelerazione 0 – 100 km/h, che promette di essere coperta in meno di 3 secondi: uno “scatto” bruciante.

Dalla supercar (per alcuni versi già rivolta verso la ancor più ristretta “nicchia” hypercar) che già è possibile ipotizzare destinata a pochi facoltosi super-appassionati, alla coupé rivolta ad una maggiore diffusione: la lineup delle sportive di punta per il Biscione si incentrerà sulla GTV, denominazione che si intende definitiva della attesissima Giulia Coupé. Il primo bozzetto illustrativo reso noto dai vertici Alfa Romeo riporta, in una espressione visiva simile a quella scelta per l’anticipazione “di massima” della futura 8C, un lungo cofano motore ed un abitacolo piuttosto arretrato, ed in configurazione a tre porte (nei giorni scorsi, da più parti, ne era stata ipotizzata la realizzazione di una seconda versione a quattro porte: staremo a vedere). Gli “highlights” di progetto indicano, per la futura Alfa Romeo GTV – che “erediterà” il pianale di Giulia e la relativa disposizione degli organi meccanici – una perfetta distribuzione dei pesi (50% all’anteriore, 50% al posteriore), una potenza massima di “Oltre 600 CV” con l’impiego della tecnologia E-Boost (modulo di alimentazione ibrido leggero sviluppato per eliminare il turbo lag ed assicurare il 25% di potenza in più dall’unità motrice principale) ed un sistema di trazione integrale Q4 con Torque vectoring. Fra le “voci” che si sono rincorse al momento dell’illustrazione del progetto, da segnalare la possibilità relativa al ricorso al sistema ERS (tecnologia simile a quella impiegata in F1), che nella versione di punta della gamma GTV aumenterebbe la potenza fino ad un massimo di 650 CV. Cifre che, quando verranno confermate, contribuiranno a fare di Alfa Romeo GTV una delle coupé maggiormente prestazionali nel proprio segmento.

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