Lancia: il ritorno di Flaminia e Flavia

Fabrizio Brunetti
17 Settembre 2010
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Lancia: il ritorno di Flaminia e Flavia

Il ritorno per la Lancia nell’alto di gamma comincia nel 2011 con due nomi simbolo per la casa torinese: Flaminia e Flavia

Il ritorno per la Lancia nell’alto di gamma comincia nel 2011 con due nomi simbolo per la casa torinese: Flaminia e Flavia

Il ritorno della Lancia a ruolo di protagonista tra i premium brand sul mercato europeo si svelerà a partire dalla prossima primavera, quando al Salone di Ginevra verranno presentate la nuova Ypsilon e la Flaminia, vale a dire l’ammiraglia a trazione posteriore che per Chrysler sarà la nuova 300C e che prenderà il posto della pregevole, personale ma sfortunata Thesis.

Nessuno ha parlato ufficialmente di Flaminia come denominazione della nuova ammiraglia, ma la deduzione è logica una volta deciso che la medio grande del segmento D che verrà poi mostrata a Francoforte in autunno, la versione Lancia della Chrysler 200C, a trazione anteriore, si chiamerà Flavia.

L’identità forte e i richiami di suggestione del passato sono importanti per un marchio premium ed è logico che l’ammiraglia e la media di prestigio si rifacciano al ruolo che nel passato glorioso di Lancia ebbero la splendida Flaminia e l’originale, innovativa Flavia. Chrysler e Lancia sono in corso di completa integrazione industriale, due anime per mercati diversi con la distintività come elemento comune della propria immagine e fattore di successo rispetto ai concorrenti.

In effetti per gli americani Chrysler ha sempre rappresentato la diversità, il design particolare, il gusto, la meno americana delle americane. Lancia ha una storia di originalità, innovazione, eccellenza meccanica e di finiture.

Soluzioni diverse per essere distintivi: ecco la scelta di dividere i mercati destinati ai due marchi del lusso; a Chrysler i mercati anglosassoni – USA, Inghilterra e Sud Africa – insieme al Giappone, a Lancia il mercato europeo.

Pochi mesi dopo la presentazione della 300C, vedremo la Flaminia. Trazione posteriore, motori V6 benzina  e diesel (Pentastar da 3.6 litri da quasi 300 CV con tecnologia Multiair e 3 litri Multijet) per garantire prestazioni, emissioni e consumi ai vertici della categoria, linea imponente – caratterizzata dal grande scudo Lancia  – e finiture e allestimenti di qualità.

Con la sua antenata del ’57 avrà in comune la trazione posteriore, un V6 avanzato, l’opulenza e il gusto negli allestimenti. Gioca una partita difficilissima contro le tedesche, ma nel lungo elenco dei fallimenti nella sfida al dominio di Mercedes, Audi e Bmw, che vanta vittime illustri quali Volvo, Jaguar, la stessa TLancia con la hesis, le ammiraglie francesi di Peugeot e Citroen, fanno eccezione proprio i relativi successi europei della Chrysler 300C e, negli anni ’80, della Thema che aveva convinto anche il difficile mercato tedesco del segmento E.

Ce la può fare, le premesse ci sono; piuttosto sarà interessante sondare la reazione del pubblico ad una Lancia che assomiglierà molto più alle linee squadrate della Thema che non a quelle morbide della Thesis di cui prende il posto. Finalmente comunque un’ammiraglia che nasce senza complessi d’inferiorità sul piano tecnologico e motoristico e che ha costi di produzione (in USA, forse anche negli stabilimenti ex Bertone di Grugliasco) accettabili.[!BANNER]

Insieme alla Flaminia, saranno pronte il prossimo anno la nuova Ypsilon – che Chrysler venderà con il proprio marchio in Inghilterra, Giappone e Sud Africa – e la nuova Phedra, declinazione Lancia della Grand Voyager.

A settembre, se i tempi saranno rispettati, l’anteprima della Flavia, con la quale Lancia torna nel suo segmento principe, quello delle berline medie superiori, attualmente presidiato solo dalla due volumi Delta.

La Flavia del ’60 fu originale, innovativa, di rottura col passato; la nuova sembra dalle anticipazioni meno dirompente ma promette di avere caratteristiche tecniche ed estetiche di prim’ordine e sarà declinata anche nelle versioni station wagon, cabriolet e sportiva a due volumi.

Nel 2012 dell’attuale gamma Lancia rimarrà quindi solo la Delta, che terminerà il suo ciclo nel 2013. A completare la nuova gamma, un SUV di lusso e la sostituta della Musa, vale a dire un monovolume compatto. Se i progetti verranno rispettati e gli obiettivi di vendita raggiunti, la gamma del marchio italiano di prestigio sarà tra le più complete e giovani. In questo quadro proprio il ruolo che si ricaverà la Flavia darà la misura di un nuovo prestigio riconquistato da questo prestigioso marchio italiano dopo anni di continua perdita d’immagine. 

Lancia Flavia e Chrysler 200

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