BMW M3 GTS: evoluzione estrema della specie

Francesco Giorgi
07 Novembre 2009
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BMW M3 GTS: evoluzione estrema della specie

450 CV, un vistoso alettone posteriore, nessun preziosismo: la versione racing della M3 è nuda e cruda. Arriverà in estate e costerà 115.000 euro

450 CV, un vistoso alettone posteriore, nessun preziosismo: la versione racing della M3 è nuda e cruda. Arriverà in estate e costerà 115.000 euro

La BMW M3 GTS, l’ultima nata della Divisione sportiva della Casa bavarese, non è il massimo in termini estetici. In compenso è cattiva: il motore è il V8 che già equipaggia la sportiva di punta bavarese, che per la GTS è stato portato a 4,4 litri (dai 4 litri d’origine) e che permette, rispetto alla M3 in commercio, una iniezione di potenza di 36 CV, innalzando la potenza complessiva a 450 CV; il corpo vettura è caratterizzato da un vistoso spoiler posteriore, un nuovo piccolo spoiler all’anteriore e, grazie all’eliminazione di tutto ciò che è stato possibile fare (sedili posteriori compresi), è più leggero di 185 kg rispetto alla M3 di serie.

L’arrivo della BMW M3 GTS è previsto per l’estate 2010; si sa già il prezzo di vendita, 115.000 euro, e altrettanto chiare sono le finalità: la M3 GTS è stata studiata per un suo utilizzo in pista, partendo dall’esperienza accumulata in diverse stagioni di impegni nei Campionati riservati alle GT.

Meccanica: 36 CV in più

L’architettura – base dalla quale i tecnici della BMW Motorsport sono partiti per la realizzazione dell’unità che equipaggia la GTS è quella della M3 E92 presentata nel 2007. Si tratta dell’unità V8 in alluminio che deriva dal possente V10 5 litri montato sulla M5. La tecnologia delle competizioni ha permesso di sviluppare alcune soluzioni improntate sullo sfruttamento il più efficace possibile del propulsore. Ecco, dunque, la presenza di una farfalla a controllo elettronico per ognuno degli 8 cilindri. Questa scelta ha permesso di eliminare il debimetro, il dispositivo di controllo della quantità dell’aria aspirata dal motore. Rispetto all’unità base, il propulsore sviluppato per la M3 GTS sviluppa 450 CV.

Il cambio è a 7 rapporti con sistema a doppia frizione M-DCT, che già equipaggia la M3 da un paio di anni e che, per la GTS, è stato modificato nei 6 programmi di utilizzo della modalità manuale. Tra gli equipaggiamenti, non manca il sistema Launch Control, il dispositivo automatico che, in fase di accelerazione, minimizza la tendenza delle ruote motrici al pattinamento ed evita la dispersione di energia.

L’assetto è stato studiato per uno specifico utilizzo sportivo, con nuovi elementi per le sospensioni e ammortizzatori regolabili. I freni sono stati potenziati: sui 4 dischi, di diametro maggiorato, agiscono pinze a 6 elementi. I cerchi, che restano della misura da 19″, calzano pneumatici da 285/30 al retrotreno e 255/30 all’avantreno.

Rifiniture… Quali?

La BMW M3 GTS nasce e si sviluppa per impiego sportivo. Va da sé che l’allestimento della vettura è limitato al minimo indispensabile, e qualche palato fine potrà storcere il naso. All’interno sono stati eliminati il climatizzatore, il navigatore satellitare, l’impianto stereo. Persino i sedili posteriori sono scomparsi. Al loro posto, un estintore. Fra gli elementi che sono stati aggiunti invece, lo staccabatteria e un rollbar a gabbia. I sedili anteriori sono stati sostituiti con elementi leggeri a guscio, il lunotto è in Macrolon, una resina plastica trasparente. L’impianto di scarico è di nuova concezione e presenta un silenziatore in titanio caratterizzato da una sonorità corposa.

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