Shooting Brake: tra passato e presente

Francesco Giorgi
25 Dicembre 2012
37 Foto
Shooting Brake: tra passato e presente

Aston DB6, Bentley Flying Star Touring, Z3 Coupé, Ferrari FF e Mercedes CLS: diversissime ma accomunate dalla filosofia Shooting Brake.

Aston DB6, Bentley Flying Star Touring, Z3 Coupé, Ferrari FF e Mercedes CLS: diversissime ma accomunate dalla filosofia Shooting Brake.

Della filosofia Shooting Brake, così affascinante per molti appassionati proprio perché non piace a tutti (chi potrebbe avere il coraggio di stivare di bagagli o di oggetti della casa di campagna una preziosa GT?), ci siamo occupati in diverse occasioni. L’ultima, in ordine di tempo, risale alla fine di settembre, con l’anteprima al Salone di Parigi 2012 della Porsche Panamera Sport Turismo Concept, prototipo di Zuffenhausen che, parallelamente alle novità tecniche di Porsche contenute (a cominciare dall’alimentazione ibrida plug-in), possiede una linea definita, appunto, Shooting Brake.

Proprio la Panamera Sport Turismo Concept, nel suo corpo vettura a 4 porte, sembra voglia proseguire la lettura dello stile Shooting Brake made in Germany, caratterizzato da quelle due porte in più che hanno debuttato nei mesi scorsi sulla Mercedes CLS Shooting Brake: una soluzione che, in prima battuta, potrebbe sembrare una interpretazione sbagliata di questo stile, da sempre a due porte.

Ma siamo sicuri che, al contrario, non porterà davvero a una rivisitazione più trasversale (cioè apprezzata da molti) dei canoni Shooting Brake?

Da questa riflessione abbiamo pensato di proporre una carrellata di alcune delle Shooting Brake più famose.

>> Guarda la gallery delle 5 Shooting Brake di ieri e di oggi

Le Shooting Brake secondo Ferrari

Ferrari FF. Da molti intenditori definita come l’espressione attuale più vicina alla “tradizione” Shooting Brake. L’idea d’origine per la Ferrari FF è stata quella di creare un approccio differente alla GT tipica. Come  risultato, ecco la prima “Shooting Brake del Cavallino“, che non solo è la prima Ferrari a trazione integrale, ma anche il modello con il maggiore vano di carico (453 litri di capienza al bagagliaio, che diventano 800 con i sedili posteriori completamente abbattuti). E nello stesso tempo mantiene le sue caratteristiche tipicamente Ferrari: motore da 6,3 litri V12 per 651 CV e una velocità massima di 330 km/h. Come dire: la station wagon più veloce del mondo?

Shooting Brake all’inglese: Bentley e Aston Martin

Bentley Flying Star. L’opera di personalizzazione per una carrozzeria non è una cosa semplice. Se fatta bene, diventa sorprendente. Un’opera d’arte. Diversamente, si ottiene l’esatto contrario: un disastro completo. Non è il caso della Bentley Continental Flying Star by Touring, nata da una personale interpretazione (ad opera della Carrozzeria Touring Superleggera di Milano) della Continental GTC Speed, equipaggiata con il V12 da 6 litri per 610 CV e 750 Nm di coppia. Voluta da un appassionato (ed economicamente stabile) cliente, la Continental Flying Star con 1200 litri di capienza al bagagliaio rappresenta un’ideale liaison fra la tradizione tipicamente britannica delle Shooting Brake di un tempo, con i dettami stilistici attuali che derivano dalla base di partenza. Qualcuno potrebbe desiderarla? Sicuramente in molti. Qualcuno potrebbe averla nel proprio garage? Pochissimi. Disponibile su ordinazione, ne sono stati decisi soltanto 20 esemplari, a un prezzo che (di partenza) sfiora i 600 mila euro.

Aston Martin DB6. Ovvero: quando la linea comunque più pesante delle Shooting Brake non disturba affatto l’origine di coupé gran turismo di alto prestigio. Britannica fino al midollo, anche nell’impostazione di questo studio, la Aston Martin DB6 Shooting Brake deve il proprio nome all’opera della carrozzeria londinese FLM Panelcraft, che operò alla fine degli anni 60 sulla Aston Martin DB6 acquistata nuova dal celebre pilota Innes Ireland nel 1967. Meccanica identica a quella della celebre DB6 (4 litri e 6 cilindri in linea da 286 CV e 248 km/h di velocità massima), ma bagagliaio decisamente più ampio. Quasi un pezzo unico – FLM Panelcraft ne sfornò, in tutto, tre esemplari – è stata recentemente presentata all’asta RM Auctions a Londra, accreditata da una quotazione oscillante fra 325 mila e 375 mila sterline (come dire fra 400 e 460 mila euro). Una curiosità: il disegno della finestratura laterale posteriore che termina verso l’alto è stato ripreso pari pari, qualche anno dopo, per la oggi dimenticata Austin Allegro Estate (una… mini – Shooting Brake?). Una “cugina” della DB6 FLM Panelcraft può essere considerata la DB6 Shooting Brake allestita in pochissimi esemplari (6, ma c’è chi dice 4) dalla carrozzeria Harold Radford. Caratterizzata da una linea più convenzionale, e dalla presenza del portellone (mentre la FLM Panelcraft presenta l’apertura posteriore in due pezzi), ha anche il portapacchi cromato sul tetto. Una finezza!

Una piccola Shooting Brake alla tedesca: BMW Z3

BMW Z3. Per molti appassionati BMW, la Z3 Cabriolet (prodotta fra il 1996 e il 2002), nata dalla matita di Chris Bangle, ha rappresentato il ritorno del marchio bavarese a un design sinuoso, caratteristico della produzione anni 50 (e in particolare della BMW 507). Chiaro che, per ampliare la clientela, servisse qualcosa di più. Come una coupé. Ed ecco, nel 1998, la BMW Z3 Coupé, indicata come hatchback ma, di fatto, improntata agli stilemi Shooting Brake, grazie all’idea di creare un’ampia zona posteriore anziché limitarsi al montaggio di un tetto fisso alla Z3 Cabriolet. Un disegno controverso, che – come per tutte le realizzazioni Shooting Brake – ha incontrato molti pareri favorevoli ma anche alcune riserve. In effetti non è stata un successo, nemmeno nella più ghiotta versione M Coupé da 325 CV; ma oggi è un pezzo da collezione per gli amanti della produzione BMW.

Le Shooting Brake del futuro saranno a 4 porte?

La tradizione Shooting Brake è semplice, nella sua concezione: station wagon a 3 porte, perché derivate da modelli coupé. Come la mettiamo, però, con la declinazione “station” della Mercedes CLS, che viene definita una coupé a 4 porte? Ecco che la corrispondente versione “familiare” viene chiamata Mercedes CLS Shooting Brake. Il motivo? Perché possiede un bagagliaio dalla discreta capienza, ma non eccezionale per una vettura da 5 metri di lunghezza (590 litri, che diventano 1550 con i sedili posteriori abbattuti, contro i 700 – 2000 litri della Mercedes Classe E Station Wagon), a causa della inconsueta forma posteriore.

Questo ci fa ripetere la domanda di partenza: le Shooting Brake del futuro saranno a 4 porte? Staremo a vedere.

Mercedes CLS Shooting Brake

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