Mitsubishi Mirage al Salone di Tokyo 2011

Francesco Giorgi
10 Novembre 2011
22 Foto
Mitsubishi Mirage al Salone di Tokyo 2011

Una citycar senza troppi fronzoli, improntata più all’economicità che allo stile. Monta un 3 cilindri 1.0 con Stop&Go.

Una citycar senza troppi fronzoli, improntata più all’economicità che allo stile. Monta un 3 cilindri 1.0 con Stop&Go.

Meno di 3 metri e 80, un abitacolo per cinque; sotto il cofano, il 3 cilindri da 1000 cm3 MIVEC equipaggiato con sistema Stop&Go e abbinato a un cambio automatico CVT. Ecco la Mitsubishi Mirage, pronta all’anteprima ufficiale, nelle prossime settimane, al Salone di Tokyo 2011 (dal 3 all’11 dicembre). La vettura debutterà a marzo 2012 in Thailandia; verso la fine dell’anno, sarà presente anche in Europa.

La Mirage, vettura compatta di segmento B, che debutterà in prima battuta in Thailandia a marzo 2012 per approdare in Europa verso la fine dell’anno prossimo, si presenta come una “due volumi – cinque porte”. La linea della vettura, in base alle immagini ufficiali diramate nelle scorse ore dalla Casa dei Tre diamanti, sembra rivolgersi più alla praticità che all’originalità.

Non si notano, infatti, particolari ricercatezze nella scelta stilistica. Si può, in questo senso, affermare che sia stata sviluppata soprattutto in funzione di uno specifico impiego: quello di citycar senza troppi fronzoli.

Come erede della Mitsubishi Colt, infatti, notiamo un corpo vettura, se possibile, ancora meno elaborato rispetto all’attuale citycar Mitsubishi. Rispetto alla Colt, la Mirage si segnala per dimensioni più ridotte (3 metri e 71 la lunghezza, contro 3,88; 1,665 m la larghezza, contro 1,695; 1,49 l’altezza, contro 1,52).

Piuttosto “tozza” e senza grande personalità, dalla linea della Mirage è possibile notare solamente qualche particolare di rilievo: l’ampio paraurti anteriore con due sottili “baffi” (secondo una recente moda stilistica che, ad esempio, trova nell’Alfa Romeo Giulietta uno degli esempi più originali), un impatto massiccio mitigato dall’ampia presa d’aria inferiore (più grande, nelle dimensioni, della sottile feritoia superiore: avremmo preferito la soluzione dello scudo “a trapezio” che fa parte del più recente family feeling Mitsubishi); l’alta linea di cintura, alleggerita da due nervature laterali; e il sottile spoiler sistemato in corrispondenza del lunotto.

La Mirage è, in buona sostanza, una world car economica, e l’aspetto da auto low cost cinese sembra confermarlo. Per dire: possiamo già immaginare che gli atout della Mitsubishi Mirage vanno individuati nella semplicità di costruzione e nell’economicità di esercizio. A questo proposito, da segnalare l’equipaggiamento con un nuovo motore da 1 litro, a 3 cilindri MIVEC (Mitsubishi Innovative Valve Control, sistema di variazione della fasatura valvole gestito da un albero a camme provvisto di due diversi profili), derivato dal 1.1 della Colt, ed equipaggiato con il dispositivo Stop&Go. L’unità, abbinata a un cambio automatico CVT, promette – secondo i dati dichiarati dalla Casa – un consumo a ciclo medio di 30 km con un litro di benzina.

Mitsubishi Mirage al Salone di Tokyo 2011

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